Uil Scuola: “In queste condizioni, anno scolastico a rischio”

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LECCO- Il mondo scolastico lombardo è nel pallone: concorsi per presidi annullati, cattedre scoperte e ritardi nelle immissioni di ruolo degli insegnanti precari, sono solo alcune delle criticità emerse nelle ultime settimane che rischiano di mettere in pericolo l’inizio delle lezioni.

 

A tale proposito pubblichiamo la lettera di Uil Scuola Lecco, guidata dal segretario Giuseppe Pellegrino, con la quale il sindacato denuncia la grave situazione:

“La Uil Scuola Lecco considerato il ritardo causato dalle procedure in applicazione di norme e decreti sempre più intempestivi, ritiene a rischio l’avvio dell’anno scol. 2012/13 e il funzionamento delle scuole. Di chi la colpa? Sicuramente non degli UST e nemmeno dei lavoratori della scuola!

Le operazioni per le immissioni in ruolo dei 3158 docenti in Lombardia dovrebbero concludersi entro il 31 agosto ma ad oggi non tutti gli UST hanno predisposto la calendarizzazione e avvisato gli aventi diritto a causa dei tempi stretti; a questo si aggiunge il ritardo degli utilizzi e assegnazioni provvisorie dei richiedenti e del personale delle classi di concorso in esubero.
Per le immissioni in ruolo del personale ATA non è dato sapere se ci saranno, tenuto conto dell’accantonamento delle migliaia di posti per il passaggio dei docenti inidonei e di alcune categorie di ITP.

Le operazioni annuali quali la costituzione degli organici, la mobilità, le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, le immissioni in ruolo, sono diventate così difficoltose da costringere gli UST a rimandare le assegnazioni delle supplenze al 31 agosto o 30 giugno, al mese di settembre con conclusione nei mesi successivi. Situazione insostenibile per le migliaia di precari che vivono “stabilmente” da anni di incarico a tempo determinato!

Su ogni dieci addetti tra docenti, collaboratori scolastici e assistenti amministrativi e tecnici, almeno due il primo settembre non saranno a scuola. Sono i precari, tanti di loro “storici”che da anni suppliscono, fanno funzionare la scuola e non vengono stabilizzati: una direttiva comunitaria li vorrebbe di ruolo, la legge italiana li vorrebbe in servizio, ma l’amministrazione li nomina ad anno iniziato con gravi ricadute sulla progettazione educativa e didattica, nonché sulla qualità di vita degli stessi. Eppure da anni la UIL Scuola sostiene e propone al MIUR di procedere con le nomine pluriennali che eviterebbero il carosello e la perdita di stipendio che per tanti di loro si tramuta in emergenza e rischio sopravvivenza!

Per il Miur, la dotazione organica di supplenti a cui ricorre ogni anno per far funzionare le scuole supera il 15%, per la Lombardia la percentuale si attesta ben al di sopra del 20%: un’anomalia del sistema di reclutamento scolastico che si perpetua, mettendo a rischio l’apertura di una seconda procedura d’infrazione a carico del nostro Paese da parte della Commissione UE. Tra assegnazioni provvisorie, utilizzazioni, dimensionamenti dell’ultima ora, pensionamenti coatti o rinviati, quest’anno più degli altri anni la situazione risulta ancor più caotica.

I tantissimi docenti e ATA precari senza i quali la scuola non può funzionare , saranno individuati dai dirigenti dell’amministrazione periferica a settembre inoltrato e le convocazioni continueranno sino ad esaurimento delle disponibilità anche nei mesi successivi con gravi ricadute sulla definizione del piano dell’offerta formativa e sull’ordinario funzionamento degli organi collegiali.
Per dare veramente senso ad un buon avvio di ogni anno scolastico bisognerebbe anticipare le operazioni, spostare a ritroso tutte le date di definizione di organici, pensionamenti, mobilità, in modo da poter mettere l’amministrazione scolastica in grado di programmare per tempo tutte le operazioni connesse all’inizio dell’anno scolastico e partire dal primo settembre con tutti i docenti e ATA in servizio.

Per la UIL Scuola Lombardia è arrivato il momento di dire basta alla precarietà del rapporto di lavoro nella scuola e sostenere con forza che tutti i posti vacanti vanno coperti con personale a tempo indeterminato e su quelli disponibili effettuare nomine pluriennali. Nel frattempo, considerati i tempi ristretti per l’avvio dell’anno 2012/13 e i tempi dilatati prevedibili per le nomine a tempo determinato, chiede al Direttore scolastico regionale un intervento straordinario in questa situazione eccezionale, tenuto conto dei circa 10.000 posti da coprire con contratto a tempo determinato: dal 1°Settembre prossimo, per tutto il personale in servizio l’anno precedente con incarico annuale e presente in posizione utile per una nomina, un atto per riconfermare con un incarico “fino ad avente diritto”.