Un caffe’ al bar gli costa… otto mesi

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Quella tazzina consumata in un bar della Valsassina si è rivelata davvero costosa. Nel senso letterale del termine, perchè il cafferino bevuto in un bar del centro di Margno gli è valso una condanna a otto mesi di carcere per evasione dagli arresti domiciliari.

Per la vicenda, ieri al tribunale di Lecco il 37enne L.B. è stato giudicato per direttissima davanti al giudice Paolo Salvatore. L’uomo era accusato di aver abbandonato momentaneamente l’abitazione dove sta scontando gli arresti domiciliari in seguito a condanne per reati diversi, maturate precedentemente. Ma era stato notato dai Carabinieri che lo avevano identificato.

L. B. ha deciso di patteggiare una pena di otto mesi (nuovamente ai domiciliari). La difesa d’ufficio è stata assunta dall’avvocato Guido Corti, del Foro di Lecco, che ora attende in merito il pronunciamento da parte del Tribunale di Sorveglianza.