Valmadrera, 20 furti da gennaio. “Sicurezza: facciamo squadra”

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Il maresciallo capo Nicola Farinato, il maggiore Gaetano La Rocca con il sindaco Donatella Crippa Cesana e il comandante dei Vigili Cristian Francese
Il maresciallo capo Nicola Farinato, il maggiore Gaetano La Rocca con il sindaco Donatella Crippa Cesana e il comandante dei Vigili Cristian Francese nell’auditorium del Fatebenfratelli

 

Donatella Crippa Cesana
Donatella Crippa Cesana

VALMADRERA – Sono stati circa un centinaio i valmadreresi che hanno deciso di rispondere all’appello lanciato dall’amministrazione comunale: partecipare all’incontro sulla sicurezza “Valmadrera più sicura” organizzato da Progetto Valmadrera mercoledì sera al centro Fatebenefratelli.

Il primo cittadino Donatella Crippa Cesana, insieme al maggiore Gaetano La Rocca, comandante della stazione dei carabinieri di Lecco, al maresciallo capo Nicola Farinato, comandante della stazione dei carabinieri di Valmadrera e a Cristian Francese, comandante del corpo di Polizia Locale cittadino, hanno voluto incontrare gli abitanti di Valmadrera per discutere degli ultimi episodi di furto avvenuti nelle abitazioni private, specialmente nella zona periferica di via Belvedere e via Resegone, del livello di insicurezza percepito in città e delle misure che l’amministrazione comunale e le Forze dell’Ordine stanno adottando per cercare di ridurre al minimo i reati perpetrati nel territorio.

“Come sindaco voglio che i miei cittadini possano vivere in una città sicura – introduce il sindaco Donatella Crippa Cesana – essere al sicuro significa non avere preoccupazioni riguardo la propria incolumità e poter vivere sereni, qui a Valmadrera abbiamo la fortuna di avere una stazione dei Carabinieri che, insieme ai Vigili, ci tutelano. Per poter fare in modo che Valmadrera sia una città ancora più sicura, però, è necessaria anche la collaborazione di tutti i cittadini: bisogna fare un lavoro di team per poter rispondere al bisogno della sicurezza”.

Gaetano La Roccca
Gaetano La Roccca

Da gennaio 2015 a oggi in città si sono stati denunciati 20 furti in abitazioni private, 4 nell’ultimo mese concentrati nella zona periferica di via Resegone e via Belvedere.

Secondo i dati forniti dal maggiore La Rocca, Valmadrera si trova al sesto posto nella classifica dei comuni in provincia di Lecco nei quali sono state registrate denunce per furti in appartamento, in città si sarebbe verificato il 2% dei furti in abitazione perpetrati nella provincia di Lecco, a fronte del 15% toccato alla città capoluogo. Una percentuale definita “non allarmante” da La Rocca specialmente considerando che “a Lecco si è verificato il 4% dei furti sul totale della Lombardia, mentre Como, Monza e Bergamo hanno registrato una percentuale tra il 7% e il 9% e a Milano si è concentrato il 35%”.

“Il 2% rappresenta una percentuale piuttosto bassa, ma il nostro obiettivo resta quello di avvicinarci allo 0% – dichiara La Rocca – questo può sembrare un’utopia, però il nostro impegno va in questa direzione e per poter raggiungere il nostro scopo è essenziale la collaborazione dei cittadini: per poter combattere i reati come i furti in appartamento è di fondamentale importanza la prevenzione, per questo i cittadini possono impegnarsi per non commettere alcune leggerezze che facilitano le attività dei ladri e in più chiediamo una collaborazione nel fare pronte segnalazioni, il più possibile dettagliate, che ci possano aiutare nelle nostre indagini”.

 

La sala dell'auditorium durante l'incontro sulla sicurezza
La sala dell’auditorium durante l’incontro sulla sicurezza

 

Il comandante La Rocca, poi, ha spiegato che “i ladri tendenzialmente scelgono di colpire tutti quegli obiettivi che a loro appaiono meno rischiosi e lo fanno dopo aver “pattugliato” il territorio prescelto, per questo motivo raccomanda di “chiudere sempre porte e finestre quando si esce di casa, relazionarsi con il vicinato chiedendo di controllare la propria casa se ci si assenta per un determinato periodo di tempo, facendo svuotare la propria cassetta delle lettere per evitare che l’accumulo di posta faccia capire che da un po’ di tempo non ci sono i proprietari di casa”.

Cristian Francese
Cristian Francese

Ad essere messe sotto la lente di ingrandimento sono anche alcune comuni abitudini che possono rivelarsi vantaggiose per i malintenzionati, come ad esempio il tenere in casa cospicue somme di contanti, nascondere i gioielli in camera da letto o lasciare le chiavi di casa sotto lo zerbino e, infine, anche il comunicare sui social network quando e dove si trascorreranno le ferie potrebbe rivelarsi un involontario aiuto a chi sta scegliendo un appartamento da “visitare”.

I furti in appartamento, però, non sono gli unici reati che possono mettere a repentaglio la sicurezza e la tranquillità di una città, infatti, purtroppo, sono ancora molto diffuse le truffe agli anziani: la più comune è quella di un finto tecnico Enel o impiegato comunale che con una scusa si introduce in casa di anziani che abitano soli e che poi li deruba di contanti e gioielli, mentre la truffa più recente è quella di falsi impiegati della società che gestisce l’acqua, i quali una volta entrati in casa della vittima chiedono di raccogliere tutti i gioielli e metterli nel frigorifero per evitare che si anneriscano a causa di sostanze finite per sbaglio nell’acquedotto, solitamente nominano l’arsenico, per poi prelevarli approfittando della distrazione del proprietario di casa.

A consigliare su come è meglio agire in questi casi è il comandante dei Vigili Cristian Francese: “Se si è soli in casa e suonano alla porta è buona norma evitare di aprire prima di aver verificato l’identità di chi ha suonato, così come non si devono mai mandare i bambini ad aprire la porta. Se si tratta di uno sconosciuto è meglio non permettergli di entrare in casa e, se questa persona dovesse affermare di essere un impiegato comunale o dell’Enel bisogna verificare facendo una telefonata all’associazione nominata dallo sconosciuto, oppure chiamando il 112: è meglio perdere cinque minuti di tempo e rischiare di fare una segnalazione inutile piuttosto che trovarsi in casa un malintenzionato. Anche qualora ci si trovasse di fronte a qualcuno con un tesserino o una divisa, non ci si deve fidare perché non sono una garanzia, infine poi bisogna tener presente che né l’Enel né il Comune o altro ente ritirano o rimborsano contanti porta a porta”.

Flavio Polano
Flavio Polano

Durante il dibattito a fine incontro, però, alcuni cittadini presenti hanno sollevato una polemica per il fatto che “anche se i furti denunciati sono stati solo 20, i tentativi di furto, magari non denunciati, sono stati di più e in città la sensazione di insicurezza percepita è maggiore e per questo si richiede un intervento più deciso da parte dell’amministrazione comunale”.

A rispondere è il sindaco Donatella Crippa Cesana che spiega: “I carabinieri e i vigili hanno incrementato la loro attività di pattugliamento della zona, specie su segnalazione dei cittadini, inoltre Valmadrera è stato uno dei primi Comuni a installare telecamere di sorveglianza in alcuni punti strategici della città e compatibilmente con le risorse economiche a nostra disposizione cercheremo di aumentarle”.

A partecipare all’incontro è stato anche il sindaco di Malgrate Flavio Polano che si è unito all’appello dell’amministrazione valmadrerese: “Per poter avere città più sicure è importante la collaborazione dei cittadini che con le loro segnalazioni possono essere di grande aiuto al lavoro delle Forze dell’Ordine”.

La conclusione che traggono i relatori della serata, infine, è unanime: “Non bisogna farsi prendere dal panico e creare allarmismo perché porta solo danni, però il bisogno di sicurezza è reale e un lavoro di squadra tra amministrazione, cittadini e Forze dell’Ordine è importante per aiutare a garantirla a tutti”.