Il giovane vittima del tragico incidente sulla Ss36. Dolore a Civate per la sua morte
Il vicesindaco: “Un bravo ragazzo, di una bravissima famiglia”
CIVATE – “Era un bravo ragazzo, di una bravissima famiglia, conosciuta da tutti in paese. Quanto successo ha scosso tutti nel profondo”. Le parole del vicesindaco Angelo Isella sono quelle della comunità di Civate, in lutto per la morte di un giovane del paese.
Chetra Sponsiello aveva solo 22 anni. E’ scomparso nella notte tra venerdì e sabato in tragico incidente sulla Statale 36 (qui l’articolo). Dopo il tamponamento con un altro veicolo, era sceso dall’auto per constatare il sinistro quando una terza vettura sopraggiunta li ha investiti.
Una fatalità l’ha strappato alla gioventù dei suoi anni, all’affetto dei suoi genitori e della sorella di 19 anni, entrambi adottati da una famiglia ben voluta e conosciuta a Civate, comune dove si erano trasferiti nel 2006.
Lavorava all’Electro Adda
Il 22enne lavorava all’Electro Adda, a Beverate di Brivio, dove sabato mattina i colleghi lo attendevano per il turno, purtroppo senza vederlo arrivare.
“Mancherà a tutti in azienda, era un ragazzo d’oro, con grandi capacità e stava crescendo molto nel suo lavoro – lo ricorda bene il titolare nonché presidente provinciale di Confindustria, Lorenzo Riva – era stato assunto dopo uno stage e stava partecipando ad un percorso in Electro Adda che lo aveva visto fare esperienza, prima nel reparto di montaggio e poi con altri ruoli in azienda. Un abbraccio forte alla madre che ho avuto modo di conoscere, e alla sua famiglia. E’ veramente straziante pensare di perdere un giovane in questo modo”.
La passione per il nuoto e il sogno di gareggiare con la nazionale Cambogiana
Il nuoto era il suo sport. “Si allenava e ci metteva tutto il suo impegno. Siamo veramente amareggiati da quanto accaduto” racconta l’ex presidente dei Delfini 88 di Merone, Cristiano Vincenzo, associazione ora sciolta con cui il giovane ha gareggiato per diversi anni.
“Era un dorsista. Ha partecipato anche alle regionali, in vasca e sul lago, poi ha dovuto fermarsi per qualche tempo in seguito ad una polmonite – prosegue Cristiano Vincenzo – tutti noi siamo vicini alla sua famiglia”.
Un allenatore d’eccezione quello che ha guidato Chetra nel suo ultimo biennio di allenamenti, si tratta di Andrea Oriana, olimpionico del nuoto che lo scorso anno ha tentato la grande impresa della traversata sullo stretto della Manica.
“Un ragazzo eccezionale – racconta Oriana – Aveva una grinta incredibile, molto appassionato. Solo qualche giorno fa ci eravamo incontrati per caso. Rivendicava spesso la sua origine cambogiana, era il suo orgoglio e il suo sogno era quello di poter nuotare alle olimpiadi con la nazionale del suo Paese. Aveva tutte le capacità per arrivarci”.