Valsassina ancora bloccata, sfollati anche a Premana. A Dervio si ripulisce il paese

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Si lavora per liberare la SP62 a Primaluna, sfollate 87 persone a Premana

Dervio, volontari al lavoro per ripulire strade e scantinati

VALSASSINA / LAGO – All’indomani del disastro, resta la situazione di emergenza in Valsassina: la provinciale che attraversa il territorio rimane interrotta a Primaluna dopo lo straripamento dei torrenti Molinara, Fus e Val di Nus che hanno riversato detriti e fango.

“La prima cosa da fare è liberare la strada, l’arteria principale della valle e ripristinare la viabilità che è bloccata da ieri – spiega il sindaco di Primaluna, Mauro Artusi – l’altro problema è capire da dove è arriva il materiale portato giù dai torrenti. Se non capiamo le cause e dovesse piovere un’altra volta, il rischio è che il fiume non si porti via solo la strada, ma l’abitato”.

Controlli al Monte Olino

Per questo il sindaco di Primaluna ha richiesto i controlli dei geologi nella zona del Monte Olino, geologi che saranno affiancati nelle operazioni anche delle squadre di pronto impiego del Soccorso Alpino.

Abbiamo 190 persone sfollate che vogliono rientrare nelle loro case, ma se non abbiamo certezza sulle cause non me la sento di revocare l’ordinanza, è una questione che riguarda la sicurezza e l’incolumità dei cittadini”.

Nel frattempo è stata grande la mobilitazione a Primaluna e nei paesi vicini. “Devo fare un plauso a tutti, alle aziende della zona che hanno messo a disposizione tutti i mezzi possibili per ripulire la strada. Sono invece decisamente arrabbiato verso le istituzioni superiori, che avrebbero dovuto fare di più in materia di prevenzione, in particolare la Regione per quanto riguarda il Pioverna”.

A Premana sfollati e attività chiuse

La situazione resta grave anche a Premana dove ieri sera è stata decisa l’evacuazione di 87 persone e oggi restano chiusi anche gli esercizi commerciali e le aziende situate in via Roma, tra il civico 24 e il 41. Lo fa sapere il sindaco Elide Codega: “Tutte le persone sfollate sono state ospitate da parenti”.

A preoccupare è il versante che si erge sopra le case: “Oggi ci saranno i controlli e speriamo di poter far rientrare le persone. Le reti paramassi hanno fatto il loro dovere ma è necessario capire la stabilità del versante”.

 

Dervio, volontari al lavoro per ripulire il paese

(foto S. Sandonini)

Dopo il rientro degli sfollati, all’indomani dell’emergenza a Dervio si lavora per ripulire le strade, invase da fango e legname, e gli scantinati allagati. Tantissimi i cittadini impegnati, praticamente tutto il paese giovedì è al lavoro per aiutare chi ha subito i  danni dell’esondazione del Varrone.

“Abbiamo fatto arrivare in paese mini ruspe e bobcat per agevolare le operazioni, diverse squadre di Protezione Civile sono al lavoro per sbadilare – spiega il sindaco Stefano Cassinelli – questa è la fase della pulizia, poi inizieremo la conta dei danni”.

Secondo una prima stima annunciata dal sindaco, i danni gravanti solo sul Comune ammonterebbero a 400 mila euro, ingenti anche quelli subiti dai privati. Solo i box allagati sarebbero almeno 200.