Cfpa Casargo: istituzioni e studenti insieme per dire no alla violenza sulle donne

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Ponta, Grattacianetti e Silverij, Insieme contro la violenza sulle donne, Casargo, 2-11-25

Al Cfpa di Casargo una serata per educare al rispetto e costruire il futuro

L’iniziativa “Insieme contro la violenza sulle donne” ha unito scuola, istituzioni e rete antiviolenza per sensibilizzare i giovani

CASARGO – Il Cfpa di Casargo ha rinnovato il proprio impegno educativo e civile con una serata di grande valenza sociale dedicata al tema della violenza contro le donne. L’appuntamento, svoltosi martedì 2 dicembre nell’aula magna dell’istituto, ha visto una partecipazione numerosa, confermando il ruolo privilegiato della scuola come luogo di prevenzione e dialogo.

L’incontro ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso formativo sviluppato con gli studenti dall’équipe educativa guidata dalla pedagogista Roberta Pasini, che ha ricordato: “E’ necessario affrontare questi temi in modo sistematico, aiutando i ragazzi a comprendere le dinamiche affettive e relazionali e fornendo loro strumenti per riconoscere precocemente segnali di rischio.”

La riflessione è stata arricchita dalla collaborazione, attiva da due anni, con la Rete Antiviolenza della Provincia di Lecco e con Telefono Donna. Interventi qualificati, testimonianze e attività laboratoriali sono culminati nella proiezione di un video realizzato dagli studenti.

Il Prefetto di Lecco Paolo Ponta

Di particolare rilievo è stato il contributo del Prefetto di Lecco, Paolo Ponta, che ha evidenziato il valore educativo di una scuola come il Cfpa: “E’ stata una serata particolarmente significativa perché dedicata a un tema cruciale, e lo è ancora di più se affrontato in una realtà formativa dove si insegna ad accogliere e ad avere cura degli altri.”

“La cultura del rispetto – ha aggiunto il Prefetto – è la prima pietra per costruire una società capace di prevenire la violenza di genere: non possiamo parlare di prevenzione se non iniziamo dai più giovani, educandoli al rispetto dei compagni, degli insegnanti e di tutte le persone che incontrano nella quotidianità”.

E’ stato messo in luce il rilievo di iniziative di questo tipo, in quanto hanno il merito di far comprendere, dalle parole del prefetto, “che cosa significhi amare senza possedere, volere il bene dell’altro senza considerarlo una proprietà”.

Da sinistra, Paolo Ponta, Francesco Maria Silverij e Angela Fortino

Un ulteriore approfondimento è stato offerto da Maria Grazia Zanetti, responsabile del settore formazione di Telefono Donna.

“Un istituto formativo non costruisce solo professionisti, ma cittadini consapevoli – ha sottolineato Zanetti – la violenza è un virus radicato nella nostra società, alimentato da stereotipi, asimmetrie e retaggi culturali patriarcali”.

L’intervento della responsabile ha richiamato l’importanza della prevenzione come azione strutturale: “Intervenire sui giovani significa offrire un imprinting nuovo, fondato sul rispetto, sulla capacità di gestione del conflitto e sulla gentilezza, valori che sono alla base del nostro percorso intitolato ‘Esigo rispetto’“.

Il presidente del Cfpa, Francesco Maria Silverij, ha espresso (anche a nome del Consiglio di Amministrazione) la soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa e per la qualità del confronto proposto agli studenti.

“Siamo stati particolarmente contenti di aver promosso un momento così rilevante per l’educazione dei nostri ragazzi, ai quali teniamo non solo dal punto di vista didattico-professionale, ma anche umano – ha dichiarato – la solidarietà, il rispetto della persona e delle regole sono valori fondamentali per la crescita dei giovani, e siamo orgogliosi di aver potuto affrontare questi temi con relatori di assoluto prestigio”.

Silverij ha inoltre rivolto un ringraziamento alla direzione e ai docenti del Cfpa, che hanno mostrato dedizione e fiducia nel progetto educativo.

La serata si è conclusa con un’apericena preparato dagli studenti, occasione di incontro e dialogo fra scuola, famiglie e comunità. L’istituto ha ribadito la propria volontà di continuare a essere un presidio territoriale capace di promuovere cultura, prevenzione e responsabilità civica, nella convinzione che solo unendo formazione, rete territoriale e consapevolezza sia possibile contrastare in modo efficace la violenza sulle donne e favorire un autentico cambiamento culturale.