Lutto in Valsassina: è morto il geologo Pierfranco Invernizzi

Tempo di lettura: 3 minuti
Pierfranco Invernizzi

Fondamentale il suo contributo per far rinasce le miniere di Cortabbio come Parco Minerario

Laureato in Geologia nel 1958, è stato direttore delle Miniere per diversi anni ereditando il lavoro del padre

INTROBIO – Lutto in Valsassina per la morte di Pierfranco Invernizzi, classe 1930, laureato in Geologia nel 1958 a Pavia, è stato per oltre 30 anni direttore delle Miniere di Cortabbio, rimaste in attività fino al 2012 e dalle quali si estraeva Barite.

Un luogo molto caro al geologo Invernizzi, tant’è che dopo la chiusura è stato uno dei promotori e dei fautori per il rilancio e la riapertura come Parco Minerario.
Obiettivo centrato nel Luglio del 2015 quando fu proprio lui a tagliare il nastro tricolore durante la cerimonia inaugurale, alla presenza del sindaco di Primaluna Mauro Artusi, agli allora presidenti della Provincia di Lecco (Flavio Polano), della Comunità Montana (Carlo Signorelli) e dell’ex presidente (Cesare Perego).

Inaugurazione Miniere Cortabbio
Pierfranco Invernizzi al centro, con il casco giallo, dopo il taglio del nastro tricolore del Luglio del 2015, in occasione dell’inaugurazione del Parco Minerario delle Miniere di Cortabbio

Per Pierfranco Invernizzi quel lavoro duro, faticoso, massacrante, svolto per moltissimi anni è divenuto una passione, sfociata nel grande progetto di riqualificazione delle Miniere divenute un’interessantissima meta turistica valsassinese. Il progetto di valorizzazione è stato redatto dal figlio, Tomaso, ingegnere, e presenta due percorsi: uno interno tra tunnel e gallerie e uno esterno.

Sempre dedicato alle miniere Pierfranco Invernizzi scrisse, insieme a Marco Tizzoni e Matteo Lambrugo, il libro “Memorie dal sottosuolo. Per una storia mineraria della Valsassina” nel quale viene ripercorsa la storia delle miniere dagli inizi delle attività estrattive ai giorni nostri, attraverso la descrizione dell’evoluzione delle tecniche utilizzate per l’estrazione, passando per gli aspetti legislativi e amministrativi. Un vero e proprio viaggio nel profondo delle miniere.

A ricordare Piefranco Invernizzi è il sindaco di Primaluna, Mauro Artusi: “Pierfranco lo conosco da quando ero bambino. Andavo a scuola con il figlio Tomaso del quale sono rimasto amico sia personalemente che professionalmente. Pierfranco, fino all’ultimo, è stato presente e attivo come geologo collaborando in modo assiduo e importante con il Comune di Primaluna, così come il figlio Tomaso. Poi c’era la sua grande passione: le Miniere, per le quali si metteva sempre a disposizione. Ricordo quando il Comune decise di intraprendere il percorso di valorizzazione per realizzare il Parco Minerario, lui fu subito entusiasta e uno dei principali sostenitori. Ma Pierfranco è stata una persona molto attiva anche nel sociale, come del resto tutta la sua famiglia, promotrice e sostenitrice dell’associazione culturale ‘Amici della Torre’. Nella sua lunga vita ha dato veramente tanto alla comunità di Primaluna ma credo di poter dire a tutta la Valsassina. In ambito professionale, come non ricordare il suo contibuto e il suo fondamentale operato durante i giorni tragici della frana di Bindo di Cortenova, così come recentemente, nel Giugno 2019, quando il maltempo mise a dura prova il Comune di Primaluna. Con Piefranco se ne va un grande professionista, ma prima ancora un grande uomo”.

La Valsassina oggi perde per sempre un pezzo di storia e di memoria, una testimonianza di uno dei lavori più duri, ma nel contempo più affascinanti, che si svolgevano in questo territorio.

Piefrancesco Invernizzi, residente a Introbio, lascia la moglie Bice e i tre figli: Tomaso, Luca e Mattia.