Nubifragio nel Lecchese. Oltre 60 interventi dei Vigili del Fuoco e ora la conta dei danni

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Un'immagine dei danni a Pasturo

Una bomba d’acqua nel pomeriggio di giovedì ha messo la città in ginocchio

Forti disagi anche in Valsassina, il comune di Pasturo ha stimato danni per oltre 100mila euro

LECCO – Si guarda ancora con apprensione al cielo, all’indomani del violento nubifragio che si è abbattuto nel pomeriggio di giovedì sul Lecchese mettendo in ginocchio in particolar modo la città di Lecco e la Valsassina.

I centralini dei Vigili del Fuoco sono stati tempestati di chiamate nel tardo pomeriggio di ieri, oltre una trentina di richieste di soccorso tecnico urgente nella sola città dove strade e piazze, nel giro di pochi minuti, si sono trasformati in fiumi. Allagamenti di locali interrati e strade, alberi pericolanti o abbattuti dal vento, queste sono solo alcune delle emergenze a cui hanno dovuto far fronte i pompieri.

Le squadre operative del Comando di Lecco hanno lavorando tutta la serata in molte zone della provincia (oltre 60 le richieste di soccorso) per il ripristino delle condizioni di sicurezza, in costante coordinamento con le autorità locali. La situazione è stata monitorata per tutta la notte, quando il meteo ha concesso una tregua. E ora si guarda al cielo con il meteo che, anche per oggi, prevede possibili piogge e rovesci.

Danni a Pasturo

Intanto è cominciata la conta dei danni con il comune di Pasturo, in Valsassina, uno dei paesi particolarmente colpiti insieme a Introbio (la grandine ha imbiancato i pendii della Grigna), che a una prima stima sommaria ha calcolato qualcosa come 100mila euro di danni solo per quel che riguarda il comune, senza tener conto dei danni ai privati cittadini.