“Il Narciso” a Merate: la grande arte di Caravaggio emoziona la Brianza

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Caravaggio Merate

Inaugurazione questa mattina, sabato, della mostra che vede esposto a Villa Confalonieri “Il Narciso” di Caravaggio

Un evento dalla portata straordinaria, reso possibile dalla Fondazione Costruiamo il Futuro

MERATE – “Nulla è impossibile se ci mettiamo professionalità, competenza e l’orgoglio di un intero territorio”. Con queste parole Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo al Futuro, ha tenuto a battesimo questa mattina, sabato 26 ottobre, l’inaugurazione della mostra “Caravaggio. Il Narciso di Palazzo Barberini. La grande arte in Brianza”, che resterà ospitata fino al 29 novembre a Villa Confalonieri.

Narciso Caravaggio Merate
“Il Narciso” di Caravaggio a Villa Confalonieri

Un evento dalla portata straordinaria che ha calamitato nella cittadina brianzola tantissime persone, curiose e desiderose di poter ammirare dal vivo uno dei capolavori dell’arte barocca italiana, grazie all’eccezionale prestito della Fondazione Barberini.

La pioggia, scesa dal cielo proprio nel momento clou dell’inaugurazione, ha costretto gli organizzatori a suddividere la cerimonia in due parti, con un primo momento in Villa Confalonieri, con il taglio del nastro e la breve visita alla mostra con il curatore Giovanni Morale, vice direttore Gallerie d’Italia, seguito poi dagli interventi ospitati nell’auditorium del Palazzo comunale.

Non hanno voluto mancare all’evento, il Prefetto di Lecco Sergio Pomponio, la presidente della Provincia Alessandra Hofmann, i vertici dei Carabinieri, della Questura e della Guardia di Finanza, il sottosegretario regionale Mauro Piazza e i sindaci del territorio, capitanati dal padrone di casa Mattia Salvioni.

Assente invece Ignazio La Russa, il cui previsto arrivo a Merate aveva comportato un ingente schieramento di forze dell’ordine in città: il presidente del Senato, nei confronti del quale era stato realizzato nella notte un murales davanti all’ingresso della villa (con scritto “Ignazio vai via subito” con tanto di simbolo anarchico a fianco) subito ripulito dagli operai del Comune, ha dato forfait essendo impegnato a Trieste per la cerimonia del 70esimo del ritorno della città friulana in Italia.

A portare i suoi saluti, il sottosegretario al Ministero della Cultura Gianmarco Mazzi che ha ribadito l’importanza che “Il Narciso” di Caravaggio sia arrivato a Merate: “Sosteniamo la cultura prossima alla gente, siamo per una cultura diffusa, vicina alla gente e non elitaria. Ed è bello che vi sia la possibilità di accedervi anche grazie al contributo di illuminati sponsors privati come Intesa San Paolo ed Edison”. Mazzi ha aggiunto senza troppi giri di parole: “Questa è un’iniziativa lodevole e il merito è di Lupi come presidente di Fondazione Costruiamo il futuro”.

Un riconoscimento condiviso da Nicola Monti, amministratore delegato di Edison: “Ci piace avere un ruolo che va al di là di quello industriale. Le aziende hanno anche un ruolo sociale e portare la cultura sul territorio vuol dire dotarlo del beneficio di un’opera bellissima che ci collega alle nostre radici e ci aiuta a leggere la nostra realtà”.

Il sottosegretario Mazzi con il sindaco Salvioni

Aspetti, quello del legame tra Caravaggio e il territorio lombardo e dell’attualità del messaggio di Caravaggio, su cui ha posto l’accento Giovanni Morale, vice direttore Gallerie d’Italia – Milano e curatore della mostra  accompagnato il primo gruppo di visitatori al cospetto de “Il Narciso”, posizionato, in tutta la sua bellezza, al centro di quella che fu la sala consiliare del Comune, nell’evocativo allestimento con cui è stato ricreato, con lunghe canne nere, un bosco, posizionando, poi a terra, davanti alla tela, uno specchio come a richiamare il visitatore a entrare nell’opera.

“Narciso siamo noi con questo gioco dello specchio a terra che l’allestitore ci offre – ha spiegato Morale -. Avere questo quadro qui isolandolo dal contesto di Palazzo Barberini è un modo per capirla meglio, focalizzandosi su essa. E’ un’occasione di riflessione nel doppio significato, ovvero dentro di noi e speculare a noi ricordandoci che chi cerca solo se stesso trova solo se stesso. Questa mostra è anche un po’ una provocazione per guardare oltre Narciso, crescere e non fare gli stessi errori”.

Emozioni condivise dall’allestitore, l’architetto Dario Curatolo, che ha spiegato di aver voluto ricreare un ambiente che richiamasse al mito di Narciso con uno spazio simile a un bosco che permettesse una fruizione dell’opera non solo frontale. “C’è poi lo specchio a terra che ci ricorda l’importanza del riflettere per conoscere”.

 

Thomas Clement Salomon, direttore Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, ha ribadito invece l’importanza dall’accessibilità di questi capolavori anche al di fuori dei Palazzi dove sono abitualmente ospitate in nome di una cultura davvero inclusiva e diffusa. “Non è scontato che le persone riescano a venire a Roma ad ammirare questi capolavori. Siamo felicissimi quindi di questa mostra, in modo che anche i giovani, le scuole e gli oratori possano fruirne”.

Ed è proprio all’accessibilità della mostra che ha fatto riferimento la vice presidente della Fondazione Costruiamo il futuro Elisa Mattavelli che, dopo essersi detta orgogliosissima di essere brianzola, ha fornito i dettagli della mostra, che sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 9 alle 19.

Sarà possibile prenotare l’accesso sul sito www.lagrandearteinbrianza.it. Per le scuole e gli oratori sarà possibile prenotare la visita guidata e il laboratorio didattico curati da Civita Mostre e Musei ed R-Store ( serviziculturali@civita.art).

Da registrare, sempre in auditorium, gli interventi della presidente della Provincia Alessandra Hofmann e del sottosegretario regionale Mauro Piazza che ha portato i saluti del presidente Attilio Fontana, riconoscendo il prezioso lavoro svolto sul territorio da Maurizio Lupi. Il sindaco Mattia Salvioni ha invece voluto porre l’accento sulla calorosa risposta fornita dalla città alla mostra, con oltre 120 volontari che hanno dato la disponibilità a svolgere i turni per coprire gli orari di apertura della mostra Non solo. Grazie alla sinergia con i Comuni limitrofi, è stato possibile organizzare la rassegna di iniziative ed eventi culturali denominata Dopo Caravaggio.

La cerimonia di inaugurazione è stata impreziosita da alcuni momenti musicali affidati ai giovani allievi della scuola di musica San Francesco di Merate.