Consulta Musicale di Lecco: Michele Casadio riconfermato presidente

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Consulta Musicale di Lecco nuovo direttivo

Elezioni per il prossimo triennio tra territorio, novità e giovani

Tutti presenti in assemblea per sostenere un lavoro sincero ed appassionato

LECCO – La Consulta Musicale di Lecco, mercoledì sera, durante le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo, ha visto ricandidarsi tutta la squadra in carica con una sola variazione, che vede unirsi Aurelio Pozzi del Coro Leucum dell’Auser di Lecco al posto di Claudio Bolis del Coro Grigna dell’A.N.A. di Lecco. Rimangono in carica Elisabetta Frizzi, che è stata nominata vicepresidente, Stefano Rusconi, Gianbattista Valseschini, Paola Pozzi, Elena Lietti.

Alla guida del direttivo, all’unanimità, riconfermato il presidente Michele Casadio, che già nella lettera di fine mandato ha cominciato l’assemblea di ieri volgendo lo sguardo sulle nuove progettualità, sulle attività di didattica musicale rivolte ai giovani, sul desiderio di progettare nuovi eventi in grado di unire le potenzialità dei vari soci per “disegnare un nuovo volto a una Consulta Musicale che necessita di rincorrere il futuro con convinzione ed originalità”.

Tutti presenti in assemblea per sostenere un lavoro sincero ed appassionato e che da quarantasei anni identifica la volontà associativa di promuovere e tutelare il patrimonio musicale lecchese con una grande attenzione verso lo spirito di squadra e un coordinamento eventi sempre più efficace e capillare.

“Siamo nel ben mezzo di ‘Lecco è Musica 2023’, titolo di una rassegna ma non solo – ha detto il presidente -. Ci sembrava giusto omaggiare con questo titolo il lavoro passato rimarcando il concetto che Lecco è una Città fortemente fondata sul valore musicale, che non delinea solamente l’attività dei nostri gruppi nel proporsi come meri interpreti di un proprio, seppur valido ed originale repertorio, ma segue la volontà nel voler costruire progetti di rete, nuove collaborazioni, progetti innovativi. ‘Lecco è Musica’ quindi, non diventa oggi solo una rassegna dei concerti 2023 sul territorio della Città ma ingloba strette di mano che vedono i nostri gruppi inserirsi in dinamiche più complesse e diventare esecutori appassionati di nuovi lavori musicali che rispondono con qualità a tematiche spesso proposte da altre associazioni o da enti istituzionali. L’intento portato avanti in questo triennio di lavoro è stato quello di armonizzare la nostra città, nei rioni, sui monti, in riva al lago ed in centro, per dire ancora in note la bellezza di una vera e propria Lecco fiera dei propri coristi e dei propri musicanti, ancora capace di educare il pubblico all’ascolto, anche nei momenti più bui, come è stato all’inizio del mio mandato, in piena pandemia Covid. Eppure, non abbiamo smesso di pensare che la Consulta Musicale potesse rallentare il suo pensiero e gettare i remi, anzi. Siamo partiti con un primo titolo molto significativo che ricorderete tutti, ossia ‘L’opera siamo noi’, in un momento storico dell’associazione nel quale occorreva tornare a credere nelle nostre potenzialità, nei rapporti reciproci, nel dimostrare al territorio che la Consulta esisteva per dei motivi culturali imprescindibili, e che il nostro Statuto 2022 evince in modo ancora più chiaro. ‘Lecco è Musica’ è un progetto annuale, a conclusione di un triennio di consolidamento e reciproco confronto, dove la Consulta è sempre stata rappresentata e presente sul territorio e si è manifestato attraverso concerti ed iniziative inedite ed originali, alcune presentate al pubblico con più gruppi assieme, altre finalizzate alla didattica musicale per i giovani, così come alla promozione della coralità in quota o della diffusione strumentale in centri dedicati all’attenzione alla persona piuttosto che ad angoli caratteristici della Città, dal lungolago ai rioni, alle iniziative istituzionali che abbiamo sempre accompagnato con impegno e disponibilità. Sicuramente un grande ringraziamento va al mio direttivo che da tre anni crede in questi valori e che è già pronto per continuare l’avventura del prossimo triennio”.