Anche l’ultima giornata del festival, domenica, ha fatto registrare un successo
Applausi per l’anteprima nazionale del film ‘Le città di pianura’ di Francesco Sossai
LECCO – Grande successo, domenica scorsa, per la giornata conclusiva della sesta edizione del Lecco Film Fest, il festival promosso da Confindustria Lecco e Sondrio e organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo. Protagonista dell’ultima giornata è stata Barbara Chichiarelli, che ha ricevuto il Premio Lucia. Attrice versatile, sia nel campo delle serie dalla prima stagione di Suburra, dove è chiamata a impersonare Livia Adami, la sorella del boss Aureliano a The Good Mothers – format premiato alla Berlinale – fino a M-Il figlio del secolo nella quale interpreta Margherita Sarfatti, la critica d’arte amante di Mussolini. Sia al cinema con La dea fortuna di Ozpetek e Favolacce dei fratelli D’Innocenzo.
“Più si è curiosi più si riesce a leggere la realtà che è complessa – dice Barbara Chichiarelli -. Ho la sindrome dell’impostore che mi accompagnerà tutta la vita perché ancora non ci credo che mi pagano per fare una cosa che mi diverte”. E sui tanti personaggi realmente esistiti da lei interpretati aggiunge: “C’è bisogno un po’ di tutto, di puro e semplice intrattenimento, ma anche di un cinema più impegnato laddove non arriva la scuola può arrivare il cinema approfondendo degli aspetti”.

A seguire l’anteprima nazionale del film ‘Le città di pianura’ di Francesco Sossai alla presenza della produttrice Marta Donzelli, premiata anche lei con il Premio Lucia, e dell’attore Filippo Scotti. Il film uscirà il 25 settembre distribuito da Lucky Red. “Bisogna ricordarsi sempre di tenere un pensiero, entrare pieni e non vuoti – dice Marta Donzelli -. Anche nella vita a volte ci sentiamo un po’ messi sullo sfondo in realtà bisogna riempirsi. L’umanità, quella che si sente in questa sala, qui al Cinema Aquilone di Lecco, ed è la stessa che troviamo in questo gruppo personaggi un po’ falliti, protagonisti del film, che però non perdono mai il senso dell’umanità”.

E Filippo Scotti, attore esordiente nel film È stata la mano di Dio di Sorrentino: “Ho sentito subito molta umanità in questa storia. Prima del set facevamo delle prove molto tranquille lì in Veneto e è nato tutto senza alcuna forzatura. È una cosa molto rara e spero che possiate intravederla in questo piccolo grande film”.
Nel pomeriggio anche l’attore e regista Giovanni Esposito ha incontrato il pubblico del Lecco Film Fest presentando la sua opera prima Nero (2024). “Viviamo in tempi memorabili, ma di cui non vorrei avere memoria – dice Giovanni Esposito -. Siamo bombardarti da immagini devastanti come quelle che provengono da Gaza o dall’Ucraina, subiamo un delirio di onnipotenza da parte dei potenti, si va verso una condizione di singolarità, non di comunità. Per cui se ognuno si aprisse a dei piccolissimi sacrifici verso l’altro molte cose migliorerebbero”.

Nel corso della mattinata si è tenuto il dibattito ‘Questi tempi memorabili tra Francesco e Leone XIV immagini da un’epoca di cambiamento’, condotto da Daniele Bellasio (vicedirettore de Il Sole 24 ore) con Marco Campanari (presidente Confindustria Lecco e Sondrio), Davide Milani (Presidente Fondazione Ente dello Spettacolo) e tre voci autorevoli del giornalismo contemporaneo – Marco Bardazzi, giornalista e fondatore dell’agenzia di comunicazione BEA; Liliana Faccioli Pintozzi, caporedattore esteri di Sky TG24; ed Enrico Mentana, direttore del Tg La7 – che hanno riflettuto sulla sfida di fissare immagini memorabili in un’epoca dominata dalla velocità del flusso digitale e dalla rarefazione del contesto narrativo.

Una mattinata dedicata all’ascolto e al dialogo, in cui il cinema ha fatto da sfondo a una riflessione più ampia: quella sul ruolo delle immagini e delle parole nel raccontare il nostro presente con un particolare focus dedicato alla svolta storica rappresentata dal passaggio dal pontificato di Francesco a quello di Leone XIV.


RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL





































