“La resistenza delle donne”, ottima partecipazione all’appuntamento con la scrittrice e storica
L’incontro è stato promosso da Assocultura Confcommercio Lecco e
Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Lecco
LECCO – Un’anteprima da “tutto esaurito” per la 14^ edizione di Leggermente. Venerdì 10 marzo la sala conferenze di Confcommercio Lecco si è riempita per ascoltare le parole di Benedetta Tobagi che ha presentato il suo libro “La Resistenza delle donne” (Einaudi). A organizzare la serata Assocultura Confcommercio Lecco e Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Lecco in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
Dopo l’introduzione da parte della presidente del Terziario Donna, Mariangela Tentori (“Quando ho letto questo libro la sensazione che ho avuto è stata quella di guardarmi allo specchio: quello che alcune persone hanno fatto prima di noi ha contribuito a creare quella che oggi è la nostra identità. Noi abbiamo anche un compito caratterizzato dalla responsabilità, perché dovremo a nostra volta essere testimoni per le generazioni future”), a dialogare con la storica milanese è stata Anna Regazzoni (Libreria Cattaneo).
Un incontro davvero intenso, grazie anche alla grande capacità affabulatoria di Benedetta Tobagi: “Volevo fare uscire la donna dal “ruolo ancellare” a cui sembra condannata da una certa storiografia – ha esordito la scrittrice –. Questo saggio in forma narrativa ha come obiettivo quello di avvicinarci alla storia, sapendo che dobbiamo aumentare la consapevolezza del nostro essere immersi in essa. Non c’è approccio ideologico, né tanto meno retorica”. E ha aggiunto: “Quella che racconto in questo libro è un’epoca ricca di contraddizioni: trovare contatto e circolarità tra noi e la storia porta a salutari provocazioni e mette le cose in una prospettiva sorprendente. Questa è una storia di donne, ricostruita da donne e scritta per le donne”.
Poi Benedetta Tobagi ha rimarcato un particolare per nulla secondario: “Le donne sono le prime e uniche volontarie della Resistenza. Il loro è un atto di gratuità assoluta e prima ancora di rischiare la vita mettono a rischio la loro reputazione. Molte donne pagano un prezzo elevato durante e dopo la guerra. Il loro è un ruolo fondamentale e anche numericamente rilevante visto che si parla di 70 mila donne che hanno partecipato alla Resistenza. Ed è un numero sottostimato”.
Durante l’incontro sono state mostrate diverse immagini anche di alcune protagoniste al femminile della Resistenza: da Ada Gobetti (“donna mondo” vedova di Piero Gobetti simbolo dell’antifascismo) a Prosperina Vallet (foto iconica di una “guerriera senza tempo”) passando per Irma Bandiera (donna bellissima e benestante con una fine terribile: viene torturata e massacrata con il corpo gettato in strada) e Carla Capponi (borghese detta “l’inglesina”).