Lecco. Don Gallo e De Andrè rivivono grazie a un grande Riondino e alla sua band

Tempo di lettura: 3 minuti

teatro_angelicamente_anarchici_riondino_don_gallo_de_andre-2

LECCO – Don Andrea Gallo per una sera è tornato. Ieri sera, martedì, al Teatro della Società di Lecco. Con lui l’amico Fabrizio de Andrè. Magie del teatro e della bravura di Michele Riondino che ha portato in scena “Angelicamente Anarchici Don Andrea Gallo e Fabrizio De Andrè” con musiche eseguite dal vivo da Francesco Forni, Ilaria Graziano, Remigio Furlanut drammaturgia di Marco Andreoli.

teatro_angelicamente_anarchici_riondino_don_gallo_de_andre-5

“I miei vangeli sono cinque: Matteo, Marco, Luca, Giovanni e Fabrizio…”. Lo diceva sempre Don Gallo: “Il quinto è il vangelo secondo De Andrè. Scandalizza i benpensanti, ma è l’eco delle parole dell’uomo di Nazareth che, ne sono certo, affascinò il mio amico Fabrizio”.

Il prete degli ultimi, degli emarginati, dei drogati (“i miei drogati”, come diceva), dei trans, delle puttane, degli omosessuali, delle lesbiche, degli alcolisti, dei malati psichiatrici, dei disadattati tutti. Il prete anarchico è tornato in scena (lo fu veramente a Lecco nel 2012: vedi articolo) grazie all’attore regista Riondino che lo ha immaginato a riflettere, solo e solitario, in un non posto, giunto appena dopo essere deceduto.

teatro_angelicamente_anarchici_riondino_don_gallo_de_andre-7

E Don Gallo fa filar via i suoi pensieri, le sue riflessioni, alternate da qualche pezzo di De Andrè. Del resto, quella tra i due è stata un’amicizia intima e fortissima; ad unire profondamente il poeta e il sacerdote anarchico sono stati il desiderio di giustizia, la cultura libertaria e soprattutto la concezione della vita come cammino e incontro, prescindendo da qualsiasi pregiudizio.

teatro_angelicamente_anarchici_riondino_don_gallo_de_andre-14

Nel “Vangelo laico” tratto da De Andrè, Don Gallo ha scelto alcune delle più belle canzoni di Faber, nelle quali ha rintracciato il nucleo del messaggio evangelico, che è un messaggio penetrante e universale: c’è la coscienza civile, la comprensione umana, la guerra all’ipocrisia e il desiderio di riscatto della condizione umana emarginata perché “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”.

teatro_angelicamente_anarchici_riondino_don_gallo_de_andre-9

Uno spettacolo Accompagnato da una scenografia suggestiva: con Don Gallo solo in scena e dietro di sé un grande telo bianco dove, prima la sua ombra, poi quella di un cardinale, quindi quella di De Andre sono apparse. Sul finire dello spettacolo, colpo di scena, il grande telo bianco viene fatto cadere e dietro appare la band musicale che, al buio e per tutto lo spettacolo, ha suonato e accompagnato la pièce teatrale.
Ai tre musicisti il finale, con un’ “intrusione” del cantante Edoardo Cremonese chiamato sul palco.

Pioggia di applausi per Riondino, attore e regista, per i musicisti Forni, Graziano e Furlanut da parte del pubblico lecchese ma non vi è dubbio che ad essere applauditi lo sono stati anche Don Gallo e De Andrè.