Presso la Biblioteca Comunale presentato il diario della partigiana bellanese, testimone di coraggio e umanità
Un’opera inedita pubblicata sull’ultimo numero della rivista “Archivi di Lecco e della Provincia”
COLICO – È stata una serata intensa, carica di emozione e memoria collettiva, quella di giovedì alla Biblioteca Comunale di Colico, dove si è tenuta la presentazione del diario della Resistenza di Antonietta Nogara Osio, recentemente pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Archivi di Lecco e della Provincia”.
L’iniziativa, promossa in collaborazione con l’Associazione G. Bovara e con il patrocinio del Comune di Colico, ha registrato una grande affluenza di pubblico, segno tangibile dell’interesse e della sensibilità del territorio verso la storia e i valori della libertà.
Figlia di Bernardino Nogara, diplomatico e finanziere di un’antica famiglia bellanese, e moglie dell’avvocato Umberto Osio, ufficiale degli Alpini e Medaglia d’Argento al Valor Militare nella Prima Guerra Mondiale, Antonietta Nogara rappresenta una figura femminile di straordinaria forza morale.
Dopo l’8 settembre 1943, sfollata da Milano a Bellano con la famiglia, non esitò a impegnarsi in prima persona nell’aiuto ai partigiani, ai perseguitati politici e agli ebrei che cercavano di raggiungere la Svizzera. La sua casa divenne un rifugio sicuro, un punto di passaggio per chi fuggiva dalle violenze e dalle persecuzioni della Repubblica Sociale Italiana.
Quando il marito fu costretto a fuggire per evitare l’arresto, Antonietta rimase sola con cinque figli e continuò a prestare aiuto ai fuggiaschi. Nel 1944 fu presa in ostaggio dalla Guardia Nazionale Repubblicana e condannata a morte in rappresaglia, qualora i partigiani non avessero liberato tre militi catturati. La sua esecuzione fu sospesa solo due ore prima del compimento della sentenza, grazie al coraggio del viceparroco di Bellano, don Luigi Lissoni, che salì in montagna per negoziare la liberazione dei prigionieri.
Il diario di Antonietta Nogara, rimasto fino ad oggi inedito, è molto più di un documento storico: è una testimonianza intima e toccante, capace di restituire la quotidianità, la paura e la dignità di chi scelse di opporsi alla barbarie. Nelle sue pagine emerge un profondo amore per la patria, ma anche per la famiglia, per la vita e per la libertà, valori che Antonietta difese senza mai cedere all’odio.
Il diario, curato dal figlio Bernardino Osio, oggi ambasciatore, getta nuova luce sul contributo spesso silenzioso delle donne durante la Resistenza, protagoniste di una lotta non armata, fatta di gesti di solidarietà e coraggio quotidiano.
L’incontro è stato aperto dal saluto della sindaca di Colico, Monica Gilardi, che ha sottolineato come la storia di Antonietta Nogara sia “una testimonianza preziosa, radicata nel nostro territorio, che parla alle nuove generazioni del valore della libertà e della responsabilità individuale”.
A seguire, Pietro Dettamanti, presidente dell’Associazione G. Bovara, ha ricordato l’importanza della Resistenza civile e non armata, quella che coinvolse uomini e donne mossi “da sentimenti di umana compassione e di amore per la patria asservita alla dittatura”.
Particolarmente toccante l’intervento dell’ambasciatore Bernardino Osio, figlio di Antonietta e curatore del diario, che ha offerto una testimonianza personale e commossa: “Da bambino – ha ricordato – ho vissuto quelle giornate di paura senza comprenderne appieno la gravità. Solo più tardi ho capito il coraggio e la forza di mia madre, che non esitò a rischiare tutto per aiutare chi era in pericolo”.
La serata si è conclusa con la lettura di alcuni passi del diario da parte di Gianfranco Scotti, che ha restituito con voce intensa le parole di Antonietta, intrise di dolore ma anche di speranza.
La presentazione del diario non è stata solo un momento di memoria storica, ma anche un atto di riconoscenza collettiva verso chi, come Antonietta Nogara Osio, seppe dire “no” in un tempo in cui farlo significava rischiare la vita.

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