Entrambe le mostre resteranno aperte fino al 15 dicembre
VARENNA – Le due iniziative proposte sabato 9 novembre alle 11.30 a Villa Monastero di Varenna, la presentazione del catalogo Botanica dei sentimenti. Erbari, ritratti, paesaggi di lago nell’età di Manzoni e l’esposizione della serie di lettere di Antonio Ghislanzoni inerenti la vita lecchese custodite nell’archivio del museo, hanno riscontrato un particolare successo, non solo di pubblico, ma anche di studiosi giunti dall’intero territorio lombardo.
Oltre all’introduzione della curatrice Anna Ranzi, il volume presenta i contributi di Pietro Dettamanti (Il gusto e l’arte di erborizzare), Beatrice Villa (Luigi Castiglioni e il suo erbario nelle memorie familiari), Lucia Benedos (Luigi Castiglioni: il carattere e le attitudini dei manoscritti autografi), Roberto Cassanelli (Nello specchio di Daguerre: Stefano Stampa, Alessandro Duroni e i ritratti al dagherrotipo di Casa Manzoni). Nel catalogo sono raccolti gli atti della giornata di studi su Alessandro Manzoni svoltasi il 27 ottobre 2023, con gli interventi di Gian Luigi Daccò, Jone Riva, Pietro Dettamanti e Anna Ranzi.
La piccola, ma interessante mostra Tracce di vita lecchese nelle lettere di Antonio Ghislanzoni dell’Archivio di Villa Monastero, presenta, invece, dodici lettere dell’autore del libretto dell’Aida, indirizzate al compositore Antonio Cagnoni. Il secondo gruppo si compone di sei lettere inviate al musicista Amilcare Ponchielli. Come scrive Carlo Tremolada, queste lettere si riferiscono “alle laboriose trattative esperite da Ghislanzoni, per conto del compositore e della sua famiglia, con il proprietario Alessandro Scola, per l’affitto di alcuni locali presso la Villa del Caleotto a Lecco per il periodo estivo dell’anno 1875”.
Gli intervenuti alla presentazione delle due mostre hanno potuto anche godere di una visita alla Casa Museo con approfondimenti sull’epoca in cui Villa Monastero era abitata da Carolina Maumari Seufferheld, nipote di Antonietta Blondel, prima moglie di Alessandro Manzoni, che detenne la proprietà dal 1869 al 1894.
Entrambe le mostre resteranno aperte fino al 15 dicembre.