L’Archivio della memoria Airuno è stato presentato giovedì sera in sala consiliare
Un viaggio nella memoria collettiva che ha emozionato, commosso ed entusiasmato le tante persone presenti
AIRUNO – Un paese che si scopre, o meglio si riscopre attraverso le fotografie d’epoca. E’ stata una serata carica di emozioni, commozione e ricordo quella promossa giovedì per la presentazione dell’archivio della memoria Airuno (Ama), progetto cullato per lunghi anni da Rita Mauri insieme a Valentino Gigri Fumagalli, diventato ora, grazie all’ausilio della Pro Loco, una bellissima realtà.
Un viaggio nella memoria collettiva, come ha ricordato Matteo Tavola, consigliere della Pro Loco, che valorizza le radici e le trasmette alle future generazioni, raccontando, in bianco e nero, la storia di un paese capace di riscoprirsi ancora comunità anche a questo progetto.
“Sono di Airuno da generazioni, conosco tutti e tutti mi conoscono” ha sottolineato Rita Mauri ammettendo che questo particolare si sia rivelato fondamentale per la buona riuscita di quella che, sulla carta, sarebbe potuta sembrare come un’impresa impossibile. E invece, casa dopo casa, album dopo album, soffitta dopo soffitta, i ricordi hanno cominciato ad affiorare, riportando alla luce volti, aneddoti, stili di vita, costumi e tradizioni di una volta. Tutte immagini scannerizzate e poi restituite ai proprietari, iniziando un lungo e meticoloso percorso di catalogazione sfociato poi nella pubblicazione online su https://www.archiviomemoriaairuno.it “In questa prima tranche abbiamo ricompreso tre sezioni: le nozze con 105 foto, i coscritti con 55 e la scuola con 27 scatti, tutti compresi tra il 1884 agli anni ’60”.
Un viaggio nella memoria che ha permesso di scoprire tante curiosità, come che fino agli anni Cinquanta le donne non era solite indossare l’abito bianco il giorno delle nozze oppure che la prima leva ad aprire ai festeggiamenti anche alle donne è stata quella del 1936. Senza dimenticare i volti dei bambini, ormai diventati nonni, se non bisnonni, riconosciuti grazie allo sguardo rimasto inalterato nonostante lo scorrere del tempo. “Ma quella lì è mia zia?” “ E quella è Teresina?” “Ghe so dent ancà me” le frasi risuonate a raffica in una sala consiliare in cui il dialetto non l’ha mai fatta da padrone tanto quanto giovedì sera.
“Abbiamo dato vita a uno speciale “Indovina chi?” di Airuno” ha concluso Tavola, raccogliendo la soddisfazione palpabile in tutte le persone presenti, contente di aver condiviso un momento di aggregazione unico e autentico, vissuto nel segno di Airuno. Una comunità che deve sapere guardare alle proprie origini aprendo lo sguardo anche al nuovo, come ribadito dal sindaco Gianfranco Lavelli che nelle foto di una scolaresca ha potuto scorgere il volto della mamma.
Dopo aver ringraziato (anche con l’ingrandimento di una foto che la ritraeva da piccola) Rita Mauri per il monumentale lavoro svolto, il presidente della Pro Loco Thierry Averna ha sottolineato come il progetto sia stato interamente finanziato dalla Pro Loco con fondi propri e in particolar modo con il ricavato della pubblicazione dell’ultimo libro “Airuno, terra mia cara, appunti di vita di un semplice airunese”, curato dal professor Carlo Gilardi. “Ci è sembrato il modo migliore, più consono, più semplice e immediato per onorare il ricordo di una persona che ha contribuito fortemente a custodire, nel corso della sua vita e a trasmettere, diffondere la memoria della nostra comunità”.
Averna ha infine approfittato dell’occasione per ricordare, oltre al concorso fotografico rivolto alle scuole dedicato alla memoria di Alfredo Meregalli, le iniziative di Natale in calendario per le prossime settimane. Si comincia l’8 dicembre con l’accensione del Natale con le suggestive luminarie posizionate sul Tolsera mentre il 15 dicembre si terrà il mercatino di Natale davanti al parcheggio dell’oratorio con spettacolo per bambini con la compagnia Cerchio Tondo, le favole sulla slitta e gli zampognari. Il 22 dicembre invece su impulso della consulta giovani si terrà un torneo di calcio.