L’inaugurazione avverrà sabato 11 giugno e sancirà la riapertura al pubblico dello Spazio De Andrè
Torna, dall’11 al 26 giugno, dopo lo stop imposto dal Covid la biennale d’arte “La voce del corpo”
OSNAGO – Torna “La voce del corpo” a Osnago, con un’edizione, la sesta, il cui titolo, “S-confinati e Ricongiunti – La Libertà e l’Eros”, coniato in tempi non sospetti, ben si addice alla situazione attuale con la coda della pandemia e la guerra in Ucraina ancora in corso. La biennale d’arte contemporanea si svolgerà dall’11 al 26 giugno trasformando Osnago in una galleria d’arte a cielo aperto, nei cortili e giardini delle ville storiche delle famiglie Galimberti e De Capitani, nelle piazze della Pace e Piazza Vittorio Emanuele e nel parco cittadino di via Matteotti.
“Non ci siamo lasciati perdere d’animo e siamo riusciti a riproporre questo festival dopo lo stop imposto dal Covid 19” ha precisato Michele Ciarla, a nome degli organizzatori, sottolineando come lo sforzo preparatorio sia stato intenso. “Siamo partiti dal concetto generale dello sconfinamento, legato alle migrazioni e ci siamo trovati a riflettere sul significato della parola libertà” ha aggiunto Gianluca Poldi, archeometra, in cabina di regia nel festival diretto da Bruno Freddi, artista a cui Osnago ha tributato la cittadinanza onoraria. Per la sesta edizione, lo staff ha deciso di puntare anche su un sito nuovo e di facile consultazione, curato da Massimo Salomoni.
Il tema sarà declinato nelle forme della scultura/installazione, della street-art, e del teatro butoh, alla ricerca di un concetto di libertà inteso come un uscire e un rientrare nei confini. La rassegna la “Voce del Corpo” è nata infatti nel 2009 su impulso dell’artista Bruno Freddi, con la precisa intenzione di portare a Osnago una disciplina artistica poco conosciuta anche a livello nazionale: la danza Butoh. Nel corso delle edizioni il suo ambito si è allargato ad altre forme di arte e di performance, riuscendo a creare in questi anni ampi spazi di riflessione sulla possibilità che l’arte esca dai luoghi tradizionalmente deputati ad essa e raggiunga le strade, le case, le piazze, con le più poliedriche espressioni stilistiche.
Sette gli artisti in mostra: dall’omaggio a Mauro Benatti, grande amico del Festival, con una retrospettiva “Il corpo e la materia” dedicata alle sue opere realizzata grazie alla collaborazione della sua famiglia e ospitata a Villa Galimberti all’artista perugino Stefano Bonacci con “Sconfinati e ricongiunti”, anche lui in mostra a Villa Galimberti. Non poteva mancare Bruno Freddi con due nuove realizzazioni, “Atto di fede” e “Tantra”, la prima ospitata in Piazza Vittorio Emanuele II, l’altra nello spazio Fabrizio De André, che farà da scenografia a una performance con lo stesso titolo.
Esporrà invece le sue “Morfologie dell’amore” all’Atelier di Via Roma 6 Giulietta Gheller, fra i vincitori nella sezione Scultura del Mediterranean Contemporary Art Prize del 2021.
Si trova invece in piazza Nazario Sauro “Serendipity” il murale realizzato da Manu Invisible, uno fra i maggiori esponenti italiani della Street art mentre Antoh Mansueto, artista di origini napoletane, allievo di Bruno Munari, co-fondatore della sede di Arcore del laboratorio di restauro dell’Accademia di Brera, esporrà “Spazio per l’umanità” e “Sospeso” rispettivamente alla Casa dell’acqua e allo spazio De Andrè. Infine Tommaso Melideo è in mostra all’atelier di via Roma con “Buchi neri” e in piazza Vittorio Emanuele II con “Lignum Memoriae”.
L’apertura delle mostre e delle installazioni è prevista per sabato 11 giugno alle 17 mentre alle 18, allo spazio De Andrè, verrà inaugurato il festival con, a seguire, uno performance di Butoh.
Le sezioni artistiche della sesta edizione della rassegna saranno completate da Performance Art e dal Butoh. Il Workshop per la sezione Butoh sarà condotto dal maestro Atsushi Takenouchi e dalla compositrice e musicista Hiroko Komiya.
Per gli orari, durata e contenuti guarda il programma.
Il Workshop prevede, a chiusura del Festival, una performance finale collettiva con la presenza del maestro Atsushi – il 26 giugno in Piazza Vittorio Emanuele a Osnago.
Soddisfatto il sindaco Paolo Brivio, presente insieme alla sua vice Maria Grazia Caglio venerdì scorso alla conferenza stampa di presentazione della biennale d’arte contemporanea. “Non era scontato essere qui dopo la pandemia che ha provocato una frattura anche in termini di energia e disponibilità nel mondo del volontariato. Voi siete riusciti invece a rimettervi a disposizione del territorio con un’iniziativa nata e pensata per rendere più bella Osnago e contribuire alla vivificazione del paese. Questa manifestazione si colloca in un’estate particolarmente ricca di proposte ed eventi e va a suggellare la riapertura dello spazio De Andrè, al termine di un cantiere un po’ sfortunato”.
IL PROGRAMMA COMPLETO DE LA VOCE DEL CORPO SUL SITO: https://www.lavocedelcorpo.eu/