Oggiono accoglie la Madonna del Latte in una serata indimenticabile

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Madonna del Latte
Il taglio del nastro

Autore del capolavoro artisitco Marco d’Oggiono, esponente del Rinascimento lombardo nonché allievo di Leonardo Da Vinci

Presenti alla serata anche Vittorio Sgarbi e Maurizio Lupi

OGGIONO – Grande serata d’inaugurazione quella che si è tenuta ieri sera, venerdì, nella Sala Consiliare del Municipio di Oggiono dove è stata presentato il capolavoro artistico “La Madonna del Latte“.

L’opera di Marco d’Oggiono, esponente del Rinascimento lombardo nonché allievo di Leonardo Da Vinci, lascia infatti per la prima volta la Pinacoteca Ambrosiana di Milano per essere esposta nella “casa” del suo autore per un mese intero: dal 7 ottobre al 6 novembre.

Presenti ieri all’evento tante personalità del mondo della cultura, delle istituzioni e dell’imprenditoria, attive a livello locale e nazionale.

Oggiono Madonna del Latte
Vittorio Sgarbi davanti alla Madonna del latte capolavoro di Marco d’Oggiono

A fare gli onori di casa il sindaco di Oggiono Chiara Narciso mentre la tavola rotonda moderata dalla giornalista Monica Maggioni ha visto gli interventi di Maurizio Lupi (presidente Fondazione Costruiamo il Futuro), Vittorio Sgarbi (sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura), Michele Coppola (executive Director Arte, Cultura e Beni Storici e direttore Gallerie d’Italia) e Lorenzo Ornaghi (presidente Congregazione dei Conservatori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana).

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Fondazione Costruiamo il Futuro e Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, con Edison in veste di main partner, si sono fatti promotori di un evento straordinario evento. Per la prima volta e in occasione dei 500 anni trascorsi dalla morte del pittore brianzolo (1524), l’opera ha lasciato la Pinacoteca Ambrosiana per essere esposta nella Sala Consiliare del Comune di Oggiono, la cittadina della Brianza in cui Marco d’Oggiono nacque intorno al 1470.

Oggiono Madonna del Latte

Sarà possibile visitare gratuitamente la mostra per un mese intero (tutti giorni dal 7 ottobre al 6 novembre), in modo da permettere al maggior numero di persone possibile di poter conoscere per la prima volta, o ritrovare, questo splendido olio su tavolo del 1505 e conoscerne storie e vicissitudini che ne hanno accompagnato il percorso.