Parte “Voci della Storia”: viaggio in sette tappe nel Novecento con il Consorzio Villa Greppi

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Dieci conferenze, dal 3 ottobre al 14 dicembre, con lo storico Daniele Frisco

Durante ogni appuntamento focus su una città europea dal punto di vista artistico, culturale e politico

MONTICELLO –  Dalla Vienna di inizio secolo alla Sarajevo degli anni Novanta, passando per la Berlino di Weimar, la Parigi degli anni Trenta, la Varsavia dei Quaranta, la Primavera di Praga e la Swinging London. Nell’ambito del progetto “Voci della Storia”, il Consorzio Brianteo Villa Greppi propone un ciclo di dieci conferenze dal titolo “Il Novecento delle città europee”: un viaggio in sette tappe nella storia del XX secolo per raccontare altrettante città d’Europa in un momento fondamentale della loro storia novecentesca. Una rassegna ideata e curata dal consulente storico del Consorzio Villa Greppi Daniele Frisco e che, di volta in volta, toccherà un diverso comune dell’ente, seguendo la cronologia degli eventi storici e focalizzando l’attenzione su una delle sette città.

Comi: “Un focus sulla storia della cultura europea”

“Con questa nuova rassegna – commenta la Presidente del Consorzio Marta Comi – Villa Greppi vuole avvicinare il pubblico alla Storia dell’Europa attraverso lo sguardo sulle principali capitali europee. Un percorso nuovo, che abbiamo voluto per rafforzare la conoscenza della Storia e della cultura europee, che fondano i valori del vivere civile della nostra comunità”.

Lo storico Daniele Frisco

“In ogni appuntamento – aggiunge Daniele Frisco – parleremo di una città negli anni in cui dal punto di vista artistico, culturale e politico è stata, nel bene o nel male, il centro simbolico dell’Europa. Un racconto cronologico, alla scoperta di momenti di gloria che, in molti casi, hanno però coinciso con una sorta di canto del cigno, periodo di incredibile sviluppo prima di una rovinosa caduta causata dagli eventi drammatici del Secolo Breve”.

Prima tappa a Vienna

Ad aprire il percorso è la conferenza dal titolo “Il mondo di ieri: la grande Vienna di fine impero (1900-1914)”, in programma sia per sabato 3 ottobre alle 16 nella sala consiliare di Camparada che per il 7 novembre (alle 17) nella sala civica Aldo Moro di Sovico. Un doppio appuntamento, quindi, con una lezione dedicata al fermento culturale della Vienna di inizio Novecento, capitale imperiale in grado di portare grandi innovazioni nella cultura europea, dall’arte alla letteratura, dalla scienza alla musica, dalla filosofia alla politica. Un clima intellettuale incredibile, che precede, però, la fine di un mondo: quello asburgico.

Si va poi a Berlino

Doppio appuntamento anche per “La travolgente e tragica Berlino Anni Venti (1920-1933)”, conferenza in cartellone per giovedì 15 ottobre alle 21 nella sala polifunzionale “La Colombina” di Casatenovo e per lunedì 19 ottobre alle 21 al Cineteatro parrocchiale di Sirone. Al centro dell’approfondimento, come suggerisce il titolo, l’incredibile Berlino di Weimar, città ribelle, con locali notturni aperti tutta la notte, spettacoli di cabaret e innovazioni culturali, dalla musica al teatro, dal cinema alla letteratura, dall’arte all’architettura. Quello dei “Goldene Zwanziger” è un grande fermento culturale, che va di pari passo, però, con fortissime tensioni ideologiche, tra tentativi rivoluzionari e di colpi di stato, insanabili instabilità politiche e insormontabili difficoltà economiche, che all’inizio degli anni Trenta spianeranno la strada al partito nazionalsocialista di Adolf Hitler.

La Parigi tra le due guerre

Ci si sposta a nella sala civica di Osnago, invece, giovedì 29 ottobre alle 21, quando è in programma il focus dal titolo “Festa mobile: la Parigi tra le due guerre (1920-1940)”, dedicato alla Parigi dei decenni tra le due guerre mondiali. Una capitale in grado di attrarre scrittori e artisti da tutto il mondo, che proprio qui trovano un rifugio di libertà, un riparo per fuggire dal puritanesimo americano e dai regimi autoritari europei. Uno straordinario punto di ritrovo per tutti gli scrittori emergenti della letteratura americana: un mondo fatto di feste e drink nei locali di Montparnasse, cancellato nel 1940 dall’occupazione nazista della città.

Uno sguardo su Varsavia

Si passa a “La città Novecento. Varsavia 1935 – 1945: da capitale dell’ebraismo europeo a simbolo della guerra mondiale” sabato 14 novembre alle 17, quando l’aula civica di Barzago accoglie la conferenza che ricostruisce il clima politico, intellettuale e artistico della Varsavia tra le due guerre, con particolare attenzione alla sua comunità ebraica, la più grande d’Europa. Un mondo protagonista della cultura polacca ed europea, scomparso con la secondo conflitto mondiale. Si parlerà, quindi, dei cambiamenti avvenuti alla fine degli anni Trenta, della città durante l’occupazione nazista e del suo essere divenuta drammatico simbolo della guerra mondiale e, più in generale, dell’intero Novecento.

La primavera tradita di Praga

Giovedì 26 novembre alle 21 si fa tappa nella sala consiliare di Triuggio per la serata dedicata a “Praga anni Sessanta: la primavera tradita (1960-1969)”, incontro che ha per protagonista la città più vivace di tutto l’Est Europa dopo la seconda guerra mondiale. Un appuntamento, questo, che tratteggerà il clima della città boema negli anni Sessanta, al momento dell’inizio della sua “Primavera”: un tentativo di inseguire un socialismo dal volto umano, portato avanti soprattutto da una nuova generazione di artisti, intellettuali e politici, che vedranno infrangere i loro sogni con la repressione sovietica del 1968.

La swinging London

Doppio appuntamento – venerdì 4 dicembre alle 21, nella sala civica Aldo Moro di Sovico, e lunedì 14 dicembre alle 21, nella Sala Polifunzionale “La Colombina” di Casatenovo – per la conferenza dal titolo “Talkin’ ’bout my generation: la swinging London e il crepuscolo dell’impero britannico. Londra 1956-1969″. Un approfondimento che ricostruisce il declino della centralità politica del Regno Unito sullo scenario mondiale e, allo stesso tempo, racconta gli incredibili anni della “Swinging London”, quando Londra si trasforma da capitale di un impero in crisi a capitale culturale del mondo, portando novità, freschezza e innovazioni in tutti i settori, dalla musica all’arte, dal teatro alla moda.

Sarajevo, gli ultimi giorni dell’umanità

A chiudere il ciclo di conferenze è, infine, l’appuntamento dedicato a Sarajevo e in cartellone per giovedì 10 dicembre alle 21, nel centro polifunzionale di Correzzana. Una serata dal titolo “Gli ultimi giorni dell’umanità: Sarajevo, dalle Olimpiadi alla guerra (1980-1996)” e in cui il relatore Frisco racconterà la Sarajevo degli anni Ottanta, città sempre più centro culturale e artistico di una Jugoslavia il cui modello federale sembra dare segni di cedimento. In questo decennio la capitale bosniaca vede sbocciare un clima culturale di tutto rispetto, con registi e musicisti conosciuti a livello internazionale. Prova di questa centralità le Olimpiadi Invernali del 1984: occasione per Sarajevo di mostrarsi al mondo intero. Un’atmosfera che non durerà e che sarà distrutta dai peggiori nazionalismi, determinati a cancellare una città che è stata a lungo simbolo del multiculturalismo.

Informazioni – Per maggiori informazioni www.villagreppi.it. Nel rispetto delle disposizioni per il contrasto alla diffusione del Covid-19, il numero dei posti disponibili è limitato e si consiglia di arrivare con anticipo. L’accesso agli eventi è consentito solo con mascherina e previa misurazione della temperatura e igienizzazione delle mani.

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