Si tratta di Marco Cassardo, Daniele Pasquini e Nicoletta Verna
Il 19 ottobre il verdetto della Giuria Popolare con la premiazione del vincitore
LECCO – A contendersi la 20^ edizione del Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco saranno i tre romanzi ‘Eravamo immortali’ di Marco Cassardo (Mondadori), ‘Selvaggio ovest’ di Daniele Pasquni (NN Editore) e ‘I giorni di Vetro’ di Nicoletta Verna (Einaudi). La presentazione della terna finalista dell’edizione 2024 dell’oramai storio premio letterario è avvenuta questa mattina, giovedì, presso la sede di Confcommercio Lecco, alla presenza degli organizzatori: l’Associazione 50&Più in collaborazione con il Assocultura Confcommerco Lecco, Comune di Lecco e Centro Nazionale degli Studi Manzoniani.
A scegliere i tre romanzi finalisti la Giuria Tecnica del Premio Manzoni, composta dal presidente Ermanno Paccagnini, Alberto Cadioli, Gian Luigi Dacco’, Gianmarco Gaspari, Luigi Mascheroni, Stefano Motta, Mauro Novelli e Giovanna Rosa. Una sessantina complessivamente le opere pervenute: “La decisione finale non è stata affatto facile – ha fatto sapere Motta – la qualità dei romanzi in gara era molto alta”.
I tre libri verranno ora sottoposti alla lettura della Giuria Popolare, composta da circa un centinaio di lettori scelti grazie alla collaborazione con le biblioteche di Costa Masnaga e Valmadrera e con le librerie Cattaneo, Libraccio, Libreria Volante e Parole nel tempo di Lecco, Cattaneo di Oggiono, Aquilario di Mandello, Perego Libri di Barzanò a La Torre di Merate. La premiazione con la proclamazione del vincitore si terrà il prossimo 19 ottobre alle ore 17 presso la sala conferenze di Palazzo Falk. Lo scorso anno il Premio era stato vinto a parimerito (per la prima volta) da Emanuela Fontana (La Correttrice) e Paolo Malaguti (Piero da la Merica).
Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Confcommercio Lecco Antonio Peccati: “Siamo orgogliosi di essere arrivati alla 20^ edizione di questo importante appuntamento volto a promuovere la lettura nel solco del grande scrittore Alessandro Manzoni. Confcommercio è sempre stata al fianco di questa iniziativa, grazie di cuore all’Associazione 50&Più per il lavoro svolto e a tutti i sostenitori”.
A ripercorrere la storia del Premio Eugenio Milani, presidente di 50&Più Confcommercio Lecco: “Il Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco è nato con l’obiettivo di valorizzare la storia e la cultura del territorio lecchese, profondamente legato alla figura e all’opera di Alessandro Manzoni – ha detto – dal 2005 viene assegnato il Premio Romanzo Storico ad un’opera di narrativa, scritta in lingua italiana e pubblicata in volume, scelta dalla giuria tra le novità letterarie. In uno spirito di continuo rinnovamento nel 2008 abbiamo voluto affiancare al Premio Letterario un Premio alla Carriera, attribuito ad una importante e prestigiosa personalità “che ha in modo visibili perseguito e rappresentato ideali di alto impegno culturale e civile”. Il Premio – ha ricordato Milano – ha portato in città illustri personaggi, quali Umberto Eco, Paolo Conte, Luis Sepulveda, Dacia Maraini, Claudio Magris e, lo scorso anno, Alessandro Barbero”.
Tanti i ringraziamenti che Milani ha voluto fare: “A Claudio Vaghi, mio predecessore alla guida di 50&Più, che ha creduto in questo Premio, ai nostri associati, agli sponsor che ci sostengono, Camera di Commercio Como-Lecco e Acinque, alla Giuria Tecnica e alla Giuria Popolare, i lettori. Continueremo a lavorare con passione, guardando anche ai cambiamenti della nostra epoca”.
Intervenuta alla conferenza stampa anche la vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza: “Grazie a questo Premio manteniamo alta l’attenzione sul romanzo storico e possiamo conoscere autori contemporanei importanti, la proposta che faccio è di lavorare, insieme, ad un coinvolgimento maggiore delle giovani generazioni per poter tramandare questi importanti contenuti”.
I tre libri in finale sono stati brevemente presentati da Stefano Motta, membro della Giuria Tecnica: “In Italia lo scorso anno sono stati stampati 103 mila libri – ha esordito – capite bene quanto sia difficile trovare nuovi libri di qualità in questo numero. Noi abbiamo sempre selezionati i finalisti del Premio Manzoni per la qualità della scrittura e non per la moda, motivo per cui non sempre il nostro parere è andato d’accordo con quello della giuria popolare, ma anche questo è il bello di questo Premio Letterario. Un premio che, nei suoi 20 anni di esistenza, è stato spettatore dell’evoluzione narrativa del romanzo italiano e, speriamo, anche parte contributiva di questi cambiamenti”.
I tre libri scelti sono accomunati dalla valorizzazione della ‘microstoria’: “Si tratta di tre storie ambientate in Provincia, molto interroganti. Non è narrativa, è letteratura, e il compito della letteratura è proprio quello di fare pensare”.
Non resta che darsi appuntamento il 19 ottobre per scoprire chi sarà il vincitore dell’edizione 2024 del Premio Letterario Alessandro Manzoni.
I finalisti
Eravamo immortali, Marco Cassardo
Stefano e Nando, i due amici immortali di questo romanzo, vengono da lontano. Attraversano la storia italiana: dalla drammatica ritirata di Russia del 1943, alle lotte operaie alla Fiat. Stefano e Nando si battono, nel bene e nel male, per un’idea di mondo che cresce insieme a loro, ai loro amori, alle loro famiglie, e che non dimentica mai l’amicizia che li lega. Nascono entrambi come promesse del ciclismo e a quel sogno su due ruote restano legati come all’orizzonte di una sfida che sembra non esaurirsi mai. Un vero romanzo popolare, che moltiplica passioni e strappi, che muove personaggi e destini, che scivola lungo la catena degli anni finché i due amici si trovano davanti a responsabilità sempre più nette.
Selvaggio Ovest, Daniele Pasquini
Alla fine dell’800 l’Italia è da poco un unico Stato, ma nelle campagne non è cambiato nulla o quasi: i butteri della Maremma badano come sempre al bestiame e si guardano dai briganti che infestano la zona. Penna, un mandriano capace e taciturno, insieme a suo figlio Donato ha appena fatto arrestare Occhionero, uno dei fuorilegge più spietati. Nel frattempo, la giovanissima Gilda, figlia di un carbonaio, medita vendetta contro i complici di Occhionero; quando il brigante prepara la fuga dalla caserma, arriva in Italia il Wild West Show, il grandioso spettacolo di Buffalo Bill. Un furto di cavalli intreccia le vite dei protagonisti fino al drammatico scontro finale. Un romanzo d’avventura corale, dove le piccole vite spiccano nel grande intreccio della Storia
I giorni di Vetro, Nicoletta Verna
Redenta è nata a Castrocaro il giorno del delitto di Matteotti. In paese si mormora che abbia la scarogna e che non arriverà nemmeno alla festa di San Rocco. Invece per la festa lei è ancora viva, mentre Matteotti viene ritrovato morto. Quello di Redenta è un mondo di radicale violenza – il Ventennio, la guerra, la prevaricazione maschile – eppure di inesauribile fiducia nell’umano. Sebbene Bruno, l’adorato amico di infanzia che le aveva promesso di sposarla, scompaia senza motivo, lei non smette di aspettarlo. Il gerarca Vetro la sceglie come sposa, ma poi la vita di Redenta incrocia quella della partigiana Iris che nasconde un segreto…un romanzo familiare di rara intensità che affonda nell’enigma di un sentimento di colpa senza redenzione.