LECCO – Guardando il muro che confina con la casa del parroco a Pescarenico, proprio sullo spazio aperto del convento di Fra’ Crisfoforo, fino a poche ore fa c’erano tre nicchie. Due di queste conteneva la effige di due frati, due immagini identiche, l’altra da tempo era vuota, nonostante si fossero fatte ricerche per trovare l’immagine mancante.
Da ieri mattina (24 ottobre), anche la terza nicchia è stata riempita, l’immagine non identica alle altre due, ma rappresentante un frate in atteggiamento benedicente. Sicuramente in tema con l’ambiente, un “trittico” più bello da vedere esteticamente.
La “correzione” è stata realizzata dalla mano che ha steso una leggera mano di tinteggiatura sullo stesso muro, ottenendo una bella tonalità di ocra, tinta tenue e assai consona all’epoca della costruzione sacra.
Che il lavoro di omogeneizzazione del muro andasse fatto è indubbio, viste le cattive condizioni in cui versava. Soprattutto per dare anche un’accoglienza degna del luogo alle numerose scolaresche e gruppi di turisti che a migliaia ogni anno visitano Pescarenico, la chiesa e il convento, i luoghi manzoniani.
Una volta messa mano al muro esterno, il riempimento della nicchia vuota e triste è venuto da sé. L’opera è stata realizzata da una vecchia conoscenza della parrocchia, un restauratore del quale già in altre occasioni ci si era serviti in passato, Ernesto Monti, vero esperto nel suo settore e profondo conoscitore dei cambiamenti dell’”arredo” della chiesa. Persona degna e di grande esperienza che ha saputo riprodurre nelle tecniche e nelle misure l’immagine mancante. Al suo fianco l’occhio attento e rapito di don Giuseppe Brivio, amministratore parrocchiale della parrocchia di san Materno e Lucia.
La riproduzione è stata realizzata in legno dipinto, e l’effetto che produce è identico alle consorelle accanto.
Un piccolo passo in più verso la sistemazione della zona convento, di cui si parla da tempo ma che incontra ancora per il suo completamento, ancora molte difficoltà soprattutto economiche.