Si chiude con successo L’ultima luna d’estate: quasi 2500 presenze

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L'inaugurazione del Festival Ultima luna d'estate

Il Festival si è tenuto, come da copione, nelle cascine, parchi e ville del Parco del Curone

La soddisfazione degli organizzatori per il successo raggiunto in questa edizione caratterizzata dalla gestione dell’emergenza Covid 19

 

OSNAGO – Quasi 2500 presenze per L’ultima luna d’estate, festival del teatro popolare di ricerca promosso da Teatro Invito. Giunta alla 23esima edizione e diretta da Luca Radaelli, la kermesse, intitolata simbolicamente “L’arte è il vaccino dell’anima”, si è svolta come di consueto nelle cascine, nei parchi e nelle ville del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, nelle province di Lecco e di Monza e Brianza.

Tantissimi gli spettacoli che hanno registrato il tutto esaurito, affascinando e incantando il pubblico. A chiudere l’edizione – composta di 20 spettacoli di cui solo 5 sono stati fatti al chiuso – è stato Il Rumore del silenzio, produzione del Teatro della Cooperativa, testo e regia di Renato Sarti, in scena con Laura Curino (illustrazioni di Ugo Pierri e di Giulio Peranzoni) una necessaria riflessione a cinquant’anni dalla bomba di Piazza Fontana che attraverso le voci dei familiari delle vittime e di Licia Pinelli cerca di ricostruire e restituire il senso di quanto accaduto.

“Siamo molto soddisfatti – spiega Elena Scolari, organizzatrice Ultima Luna d’Estate – e anche piacevolmente sorpresi dall’affetto che il pubblico ha voluto dimostrarci accorrendo sempre numerosissimo agli spettacoli. In un periodo come questo l’afflusso degli spettatori non era per nulla scontato, invece siamo riusciti a portare quasi 2500 persone a teatro negli 11 giorni di festival. Questo ci dimostra ancora una volta – e quest’anno in particolare – quanto i festival siano organismi che creano una comunità intorno agli eventi e quanto sia tangibile l’effetto di un lungo, paziente, cocciuto lavoro sul territorio, tessendo relazioni con il pubblico ma anche con gli enti pubblici, le amministrazioni, gli agriturismo e tutti i soggetti che partecipano all’organizzazione della manifestazione e che ringraziamo per aver creduto nel nostro progetto”.

“Questa 23esima edizione di Ultimaluna – spiega il direttore artistico Luca Radaelli – ha ospitato alcuni tra i migliori attori in Italia, tra cui il premio UBU (il più prestigioso premio teatrale italiano) Roberto Latini la cui versione del Cantico dei Cantici ha stimolato il dibattito tra i nostri seguaci, e ancora Mario Sala che ha portato le parole di Dostoevskij davanti a un pubblico attentissimo e molto molto caloroso, Lorenzo Baglioni che ha raggiunto il pubblico dei giovanissimi permettendo di far conoscere il festival anche a chi non ne è assiduo frequentatore e la serata finale con Laura Curino e Renato Sarti con Il rumore del silenzio, spettacolo che ricorda in maniera umanissima la strage di piazza Fontana e che ha riscosso applausi convinti e assai sentiti. Siamo convinti che le persone abbiano bisogno di condividere luoghi, tempo ed esperienze, il teatro e i corpi che lo abitano danno forza al senso comunitario di un festival. Ecco perché l’arte è il vaccino dell’anima”.

Grande successo anche per l’aperitivo letterario a a Galbusera Nera il 3 settembre con Le mele di Kafka con Andrea Vitali e Luca Radaelli (produzione Teatro Invito) che ha letto alcuni brani tratti da romanzi dell’autore bellanese mentre lo scrittore si è fatto narratore di aneddoti originali e grotteschi che stanno dietro le sue invenzioni letterarie.