Ance Lecco Sondrio. Un evento dedicato al confronto sulle strategie aziendali

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“Trovare l’ordine del disordine. Strategie per l’impresa”

Il presidente Luca Fabi: “รˆ essenziale comprendere gli eventi che si verificano a livello globale e le loro ripercussioni sui contesti locali”

LECCO – Quali sfide e opportunitร  si presentano per il mondo imprenditoriale di fronte alle rapide e complesse evoluzioni del panorama macroeconomico, che hanno subito una notevole accelerazione dopo il Covid? Questo interrogativo ha guidato il convegno “Trovare lโ€™ordine nel disordine. Strategie per lโ€™impresa”, dove esperti e imprenditori hanno esplorato le strategie necessarie per navigare in un contesto cosรฌ dinamico e incerto.

L’evento รจ stato organizzato da Ance Lecco Sondrio in collaborazione con Banca Generali Private. Questa stimolante riflessione, che ha suscitato grande interesse, ha visto la partecipazione di circa ottanta persone ed รจ stata inaugurata dal saluto del Sottosegretario all’Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio di Regione Lombardia, Mauro Piazza.

Il presidente di Ance Lecco Sondrio, Luca Fabi, ha aperto la serata, seguita dal messaggio di saluto di Augusto Cazzaniga, Area Manager Lombardia di Banca Generali, dichiarando: “Oggi, chiunque operi nel mondo delle imprese, indipendentemente dal settore, deve necessariamente adottare una visione piรน ampia. รˆ fondamentale comprendere gli eventi che stanno accadendo a livello globale e i loro impatti sui contesti locali, che possono essere nazionali, regionali o provinciali. Il grande si riflette nel piccolo e il globale influisce sul locale. Ciรฒ che accade all’interno dei confini locali รจ inevitabilmente influenzato dalle dinamiche e dagli eventi che caratterizzano il contesto globale.”

“รˆ ormai chiaro che i trend economici non possono essere confinati in orizzonti ristretti. Viviamo in un’economia globalizzata, in cui gli effetti di un fenomeno che si verifica a migliaia di chilometri di distanza si propagano, proprio come le onde concentriche generate da un sasso lanciato in uno stagno” spiega Luca Fabi.

Il presidente dei Giovani Imprenditori di Ance Lecco Sondrio, Mattia Elia, afferma: “รˆ fondamentale alzare lo sguardo dalla quotidianitร , in cui spesso ci troviamo immersi, per affrontare i grandi temi che interrogano la nostra societร  contemporanea. รˆ evidente che questa sfida deve essere assunta in prima persona da noi giovani imprenditori, che viviamo il mondo dellโ€™impresa con un bagaglio di esperienza sul campo certamente meno ampio rispetto a chi opera in questo settore da piรน tempo e ricopre ruoli decisionali piรน consolidati.”

Mattia Elia sottolinea: “Essere giovani implica proprio queste prerogative. Da un lato, la volontร  di apprendere e formarsi, ampliando la propria esperienza e le proprie competenze; dall’altro, il coraggio di affrontare le sfide e confrontarsi con il nuovo.”

Sfide e opportunitร : su questo tema si รจ concentrato Gabriele Pinosa, Founder e CEO di Go-Spa Consulting Srl, esperto di macroeconomia e mercati finanziari, con un intervento particolarmente chiaro, ben strutturato e di ampio respiro.

“Il Covid ha segnato un autentico punto di svolta nella storia, accelerando una serie di fenomeni macroeconomici, geopolitici e tecnologici. In primo luogo, abbiamo assistito alla fine dell’iper-globalizzazione: si รจ frantumata l’illusione di un mondo senza confini, in cui il commercio di merci e servizi avveniva senza ostacoli. Si sono cosรฌ create linee di faglia significative, dalla guerra in Ucraina alle tensioni geopolitiche nel Mar Cinese Meridionale, dall’implosione del Medio Oriente alle sommosse in Africa. Tutto ciรฒ ha avuto e continua ad avere ripercussioni inevitabili sulle catene di approvvigionamento.”

Un altro aspetto macroeconomico cruciale da analizzare รจ il ritorno dell’inflazione. Gabriele Pinosa afferma: “Per vent’anni abbiamo creduto che l’inflazione fosse ormai morta e sepolta, in particolare dopo l’ingresso della Cina nel WTO nel 2001. Ci eravamo illusi di poterci affidare a una parte del mondo, lontana, dove la manodopera a basso costo ci consentiva di delocalizzare la produzione, trasferendo anche le problematiche ambientali. Tuttavia, l’inflazione รจ viva e vegeta, alimentata da una serie di fattori strutturali, tra cui la giร  menzionata fine dell’iper-globalizzazione e le politiche monetarie.”

Gabriele Pinosa prosegue nella sua analisi sull’inflazione, sottolineando che non รจ necessariamente un elemento negativo, come spesso sostenuto dagli esperti: “L‘inflazione rappresenta una possibile soluzione al grave problema del debito mondiale. Attualmente, il mondo intero รจ in una situazione di indebitamento, e nessuno sembra sapere o voler affrontare il modo per uscirne. Per fare un esempio, negli Stati Uniti il debito ha superato i 35 trilioni di dollari, a fronte di un PIL di 28 trilioni, e gli interessi sul debito hanno ormai superato le spese militari. Anche la Cina รจ alle prese con il debito. In questo scenario, l’unica strada praticabile รจ l’inflazione, che deve rimanere al di sopra dei tassi nominali del costo del denaro per favorire un processo di repressione finanziaria”.

“Gli Stati possono ripagare il debito a medio e lungo termine agli investitori sapendo che, quando sarร  il momento di restituirlo, il valore nominale rimarrร  invariato, ma il suo valore reale potrebbe diminuire” commenta Gabriele Pinosa.

“Certo, cโ€™รจ il rischio di unโ€™iperinflazione, con conseguenze sociali e politiche significative. Tuttavia, questa รจ lโ€™unica via dโ€™uscita verso cui devono orientarsi le politiche monetarie e fiscali. Mentre gli Stati Uniti e la Cina cercano di gestire la situazione, lโ€™Europa sembra assente. La crisi dellโ€™automotive che ha colpito la Germania ne รจ un chiaro esempio, con ripercussioni su tutti i Paesi dellโ€™UE e sugli stessi tedeschi. Le percentuali ottenute dal partito filo-nazista Alternative fรผr Deutschland ne sono una testimonianza evidente. Se lโ€™aumento dellโ€™inflazione rischia di amplificare le disuguaglianze, le istituzioni devono prestare attenzione alla voce della popolazione” sottolinea Gabriele Pinosa.

Se questo รจ lo scenario delineato, quali sono le opportunitร  per le imprese? Gabriele Pinosa ne ha indicate quattro, ciascuna derivante da specifiche criticitร . “In primo luogo, di fronte al problema della frammentazione dellโ€™UE, possiamo sfruttare la fine dellโ€™iper globalizzazione per rilocalizzare gli investimenti in produzione e infrastrutture in Europa, Africa o Medio Oriente. In secondo luogo, con gli Stati Uniti che stanno vivendo un declino strutturale e hanno perso il ruolo di ‘poliziotto’ del mondo, รจ possibile accorciare le catene di subfornitura riscoprendo la centralitร  del Mediterraneo, anche attraverso investimenti in porti e interporti. Anche se lโ€™inflazione potrebbe causare un aumento dei costi delle materie prime, possiamo contare su una riduzione del debito a tasso fisso.

“Infine, in risposta alla volatilitร  dei cambi, รจ opportuno considerare la diversificazione degli investimenti verso nuove valute, azioni di commodities, oro e bitcoin – prosegue Pinosa – รˆ essenziale tornare al messaggio del Piano Draghi, unendo nuovamente istituzioni e settore privato per rafforzare la credibilitร  e la fiducia nellโ€™Europa”.

Raffaele Denardo, Vice Presidente di Morgan Stanley Investment Management Italy, una delle quattro principali banche d’investimento al mondo, si รจ soffermato sul tema degli investimenti. Ha iniziato la sua riflessione analizzando la preoccupante situazione del sistema previdenziale, previsto in forte difficoltร  nei prossimi anni a causa della riduzione di 8 milioni di persone in etร  lavorativa e dellโ€™aumento esponenziale della spesa pubblica per la sanitร .

“L’Italia vanta una risorsa preziosa: la ricchezza privata, con il 50% degli investimenti destinati al settore immobiliare e il 27,8% ai servizi finanziari. รˆ essenziale superare lo scetticismo verso questo settore di investimento e adottare un approccio piรน diversificato” ha concluso il Vice Presidente di Morgan Stanley Investment Management Italy.