Otto ore di sciopero oggi, lunedì, alla Fontana Pietro di Calolziocorte
La fabbrica non ferma la produzione, si fermano i dipendenti
CALOLZIO – Se diverse realtà industriali lecchesi hanno deciso lo stop alla produzione almeno per i prossimi giorni, per tutelare la salute dei propri lavoratori, la Pietro Fontana di Calolziocorte ha deciso di proseguire la propria attività. Una scelta che ha innescato le proteste dei dipendenti e dei sindacati che, lunedì, hanno proclamato una giornata di sciopero.
“Non condividiamo la decisione aziendale di non procedere al fermo o almeno al rallentamento della produzione, nemmeno dopo che tra Governo e parti sociali è stato sottoscritto il protocollo del 14 marzo per effettuare la sanificazione delle aree di lavoro e ridurre al massimo le occasioni di contatto” spiegano Fiom Cgil e Fim Cisl in una nota.
“Pensiamo che la posizione aziendale non garantisca a sufficienza la salute dei lavoratori compresa la scelta di non procedere alla sospensione dei sabati di straordinario comandato, che erano stati comandati prima che si sviluppasse l’emergenza Covid-19. In queste condizioni non crediamo sia possibile contenere il rischio di contagio”.
“Pensiamo – concludono – che in uno dei Comuni più colpiti della provincia lecchese – Calolzio appunto – non si possano concedere valutazioni meno accurate che potrebbero ricadere sulla sicurezza dei lavoratori”.
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Fontana annuncia lo stop alla produzione, criticato lo sciopero. “C’era a rischio il lavoro”