Confartigianato Lecco a Roma per l’assemblea nazionale

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ROMA – Si è svolta ieri, martedì, a Roma, l’Assemblea nazionale di Confartigianato che ha celebrato il 70° anniversario della sua costituzione.

Alla relazione del Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti è seguito l’intervento del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. L’evento ha assunto quest’anno un significato particolare, grazie alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Accanto al Capo dello Stato, ha assistito ai lavori la Presidente della Camera, Laura Boldrini. All’assemblea hanno partecipato 1700 delegati di tutta Italia, tra cui una rappresentanza di Confartigianato Lecco, guidata dal presidente Daniele Riva e dal segretario generale Vittorio Tonini.

“Fisco, credito, economia e lavoro – racconta Riva – sono i nodi cruciali che oggi soffocano le nostre imprese e che il presidente Merletti ha fatto bene a sottolineare di fronte alle autorità dello Stato. L’Italia continua ad offrire più ostacoli che opportunità alle micro e piccole imprese, a cominciare dal cuneo fiscale sul lavoro dipendente, che ha raggiunto il 49%, e da un fisco che ruba tempo e denaro agli imprenditori. Le misure per attenuare il carico tributario sono un segnale positivo, ma non bastano: noi italiani paghiamo 461 euro di tasse in più all’anno rispetto alla media europea, e il total tax rate, cioè la somma di tutte le imposte e tasse pagate dall’impresa al lordo dei profitti, è pari al 64,8%, il più alto in Europa”.

Molto apprezzato dal gruppo lecchese il passaggio sul difficile rapporto tra credito e imprese: “In quattro anni, – spiega Tonini – i finanziamenti agli artigiani sono diminuiti di 11 miliardi di euro. Se davvero si vogliono sostenere le piccole imprese, è tempo che l’attività del Fondo centrale di Garanzia ritorni ad essere dedicata esclusivamente a loro, e non sfruttata dalle banche per garantire vecchi crediti, con pochi vantaggi per le imprese.”

Nonostante la situazione per le piccole imprese resti difficile, le conclusioni dell’assemblea hanno voluto evidenziare una serie di elementi di fiducia nel futuro. Il tessuto imprenditoriale italiano è infatti vivo e dinamico, come dimostrano i dati relativi all’innovazione digitale e all’export artigiano.