Confartigianato: Riva presidente del consorzio Cenpi

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Daniele Riva, Confartigianato

Daniele-RivaLECCO – Lo scorso 17 aprile a Milano, l’imprenditore lecchese Daniele Riva è stato eletto dal Consiglio di Amministrazione alla presidenza del consorzio Cenpi (Confartigianato Energia Per le Imprese). Titolare di una impresa di carpenteria metallica, Riva è presidente di Confartigianato Lecco dal 2011 e viene da un’esperienza di consigliere nell’ambito del consorzio stesso.

Il consorzio Cenpi è nato nel 2003 dall’esigenza delle aziende artigiane di avere un supporto professionale e continuo nel settore della fornitura di energia. Ha come obiettivo quello di negoziare le migliori condizioni sul libero mercato – elaborate dal Comitato Tecnico guidato dal Segretario Generale di Confartigianato Brescia Carlo Piccinato – e assistere le imprese nella gestione delle forniture, proponendo le offerte più convenienti e trasparenti. Il Cenpi serve oggi a livello nazionale più di 6mila utenze elettriche e 1200 utenze gas (in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia, Marche, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Sicilia, Puglia, ecc.) erogando 387 milioni di chilowattora e 9 milioni di metri cubi di gas. Nel corso del 2013 i prezzi applicati per l’energia elettrica hanno permesso agli associati di risparmiare in media il 12% rispetto ai prezzi della materia prima rilevati sul mercato libero, mentre per il gas il risparmio è stato del 15%.

“L’esperienza maturata dal consorzio Cenpi in questi 11 anni – sottolinea il neo presidente Daniele Riva – dimostra che agire con una struttura organizzata e competente sul mercato libero dell’energia elettrica e del gas, facendo massa critica, porta a risultati importanti. Per questo il lavoro dei prossimi mesi ci vedrà impegnati in una collaborazione sempre più stretta con altre strutture territoriali del sistema Confartigianato per crescere ancora, affrontare il problema dell’energia in modo realistico e dare sempre maggior vantaggi alle imprese. Ringrazio per il lavoro svolto il presidente uscente Eugenio Massetti, attualmente al vertice di Confartigianato Lombardia, il vicepresidente Amleto Impaloni di Novara, confermato nel suo prezioso ruolo, e il segretario di Confartigianato Lombardia Vincenzo Mamoli per la costante collaborazione. In questo momento, gli imprenditori stanno cercando di ottimizzare i costi ovunque sia possibile, e sul fronte energia esistono possibilità di risparmio ancora inesplorate, soprattutto perché lo scenario è in continua e rapida evoluzione”.

“Purtroppo l’Italia ha il primato negativo in Europa per la bolletta elettrica più costosa a carico delle aziende – ha sottolineato RivaI nostri imprenditori, infatti, pagano l’energia il 35,6% in più rispetto alla media UE. Tradotto in denaro, ciascuna azienda italiana è costretta a sborsare 2.259 euro in più all’anno rispetto ai competitor europei. L’ostacolo maggiore, come sappiamo, è costituito ancora una volta dal nodo fiscale: l’incognita principale non è il costo della materia prima, che prosegue la sua discesa, ma gli oneri di sistema che continuano ad aumentare. L’ultima stangata arriva dal decreto ministeriale del 5 aprile 2013, che fa pagare ai piccoli consumatori gli sconti sul costo dell’energia concessi alle grandi aziende energivore. Risultato: tra il secondo semestre 2013 e il 2014 la bolletta elettrica delle piccole imprese e delle famiglie costerà 900 milioni in più. Confartigianato ha deciso di dare battaglia, presentando ricorso al Tar della Lombardia per annullare la delibera che ha applicato gli aumenti. Nel frattempo, grazie al Cenpi, le imprese potranno già cominciare a ridurre il gap accedendo a tariffe di fornitura più favorevoli”.