Confindustria: intervista a Riva, presidente del Gruppo Metalmeccanico

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Lorenzo Riva, presidente di Confindustria

LECCO – Pienamente soddisfatto il riconfermato presidente Lorenzo Riva di nuovo alla guida del comparto Metalmeccanico di Confindustra Lecco. “Sono contento – ha dichiarato – si tratta di un ruolo importante e strategico essendo, quello Metalmeccanico, il settore preponderante visto che coinvolge circa il 70 – 80 per cento degli associati a Confindustria, quindi, è per me un orgoglio essere stato rieletto”.

Aprendo il focus sulla situazione del comparto Metalmeccanico, Riva non ha dubbi nel confermare che “per la prima volta nella storia della nostra provincia, stiamo attraversando un momento veramente difficile, che nemmeno l’intera Europa abbia mai affrontato prima d’ora. La nota positiva, se così possiamo definirla, è determinata dal fatto che la nostra provincia al momento è quella messa meno peggio rispetto ad altre zone, nonostante, per la prima volta, 4 aziende su 10 dichiarano di essere in difficoltà”.

Difficoltà che è determinata principalmente da due fattori: “L’insolvenza in primis – precisa Riva – e la mancanza del supporto bancario. Gli istituti di credito si sono chiusi a riccio facendo venire meno la liquidità e di fatto creando serie problematiche alle aziende. Ovviamente non dobbiamo dimenticare la crisi che ha colpito l’intera Europa”.

Aspetto quest’ultimo che sta facendo arrancare diverse realtà “per lo più piccole e medie imprese che non hanno la forza e le energie per affacciarsi sui mercati extraeuropei essendo meno strutturate”.

E proprio a fronte di questa difficoltà Confindustria sta cercando di supportare queste aziende attraverso l’individuazione di strumenti idonei per creare le opportunità di aprirsi ai mercati internazionali, a quella parte di mondo che Riva ha definito “ancora attiva”, ovvero Paesi come Turchia e India, per esempio.

Una situazione quindi che sta mettendo a dura prova molte aziende lecchesi “ma non così grave da essere definita allarmante; ciò non toglie che va costantemente monitorata. Altro aspetto su cui dobbiamo puntare è la sinergia e l’unità. Se si vogliono affrontare con piglio vincente le nuove sfide è fondamentale il gioco di squadra dal quale non si può più prescindere”. Anche perché il “made in Lecco” continua, nel settore Metalmeccanico a essere uno dei più importanti e ricercati un “vero e proprio centro di eccellenza” ha precisato Riva.

Eccellenza che la si conquista all’interno delle aziende, ma prima ancora sui banchi di scuola, tant’è che Confindustria, già da tempo, sta collaborando con la Fondazione Badoni per migliorare il rapporto formazione – lavoro.

“Il futuro ce lo giochiamo tutti in questo senso, con la trasparenza, il coraggio e la volontà di investire sui nostri ragazzi”. Sulla strada resta tuttavia un ostacolo che va superato: “Oltre alla situazione difficile che i giovani stanno vivendo, a Lecco, per un retaggio storico, il lavoro in fabbrica è sempre stato visto in modo negativo. Molti genitori che in passato hanno trascorso l’intera vita professionale in azienda, hanno cercato di spingere i propri figli a trovare impieghi diversi, a loro dire migliori. Oggi la situazione è diversa. Le aziende non sono più come allora e il lavoro stesso è cambiato. Anche nell’industria metalmeccanica si possono trovare soddisfazioni lavorative e realizzazioni personali”.

Per Riva poi va rispolverato quell’aspetto “magico che avvolge il lavoro dei metalmeccanici, ovvero la capacità di trasformare un pezzo di materia prima in un prodotto finito con una sua anima e un suo utilizzo ben preciso”.

Tornando al rapporto con il mondo della scuola il presidente ricorda che “pur essendoci tanta disoccupazione, le aziende fanno fatica a trovare personale qualificato. Prendiamo per esempio il lavoro commerciale, se una volta per vendere bastava avere una bella presenza e essere simpatici, oggi serve ben altro. Servono qualifiche tecniche ben precise, senza le quali non si è più credibili. Per questo è necessaria una stretta collaborazione tra aziende e scuole e quelle lecchesi devo dire che hanno dimostrato di essere tra le migliori d’Italia, come hanno testimoniato anche test recenti. Non resta quindi che continuare su questa strada e il futuro tornerà sicuramente a essere più roseo”.