Dopo le ferie, un autunno di incertezze per le imprese

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LECCO – L’inizio anno di grande slancio per l’economia lecchese potrebbe non essere confermato nell’ultima parte del 2018: tante le incognite che peseranno sulle imprese al rientro dalle ferie e le preoccupazioni non mancano tra gli operatori.

Questo nonostante le ultime rilevazioni abbiano avuto segno ‘più’ nel secondo trimestre di quest’anno nei diversi comparti, dall’industria (+4,7% di produzione, +6,5% per ordini, +6,2% di fatturato) all’artigianato (produzione +4,1%, ordini +2,9% e fatturato +2,6%) nel commercio e nei servizi che nella prima metà dell’anno avevano conosciuto un aumento del volume di affari (rispettivamente +1,4% e +6,2%).

Gianni Menicatti, ricercatore economico

“I dati sull’economia lecchese conosciuti fino a giugno sono molto positivi e collocano Lecco tra le migliori province in Lombardia – spiega Gianni Menicatti, ricercatore del Gruppo Clas – la ripartenza di settembre potrà contare su questo ‘zoccolo duro’ del primo semestre dell’anno. I rilevamenti raccolti, però, facevano già intravedere però un rallentamento negli ordinativi e previsioni meno serene. C’è preoccupazione per gli scenari internazionali: la politica dei dazi portata avanti dagli Stati Uniti, le difficoltà dei paesi emergenti possono avere conseguenze anche sulle imprese lecchesi. Bisognerà vedere se se i segnali che arrivano da oltre confine si faranno più pesanti da settembre”.

Lecco, ci ricorda l’esperto, “è una delle province italiane che più si è aperta al commercio internazionale, sia per l’export che per le importazioni, per questo ogni sussulto fuori dall’Italia viene avvertito prima da noi che da altri territori. E’ stato così nel 2008 con l’inizio della crisi, ma ci ha consentito anche di ripartire prima di altri”.

Daniele Riva,presidente della Camera di Commercio

I timori sono però legati anche alla situazione politica dentro i confini nazionali, sottolinea Daniele Riva, presidente della Camera di Commercio e di Confartigianato Lecco: “Ci sono preoccupazioni per le novità che il Governo potrebbe introdurre e che potrebbero interferire con la ripresa montata in modo così forte negli ultimi mesi. Anche il paventato rischio di una guerra finanziaria all’Italia non aiuta. Fare previsioni non è facile, mi auguro che questo spinta positiva possa proseguire e continuare a dare fiducia alle nostre imprese”.

Antonio Peccati, presidente Confcommercio

Inquieto anche il settore dei servizi: “Il turismo è andato molto bene quest’estate, il commercio invece non ha conosciuti forti segnali di intrapresa attività. Speriamo che la legge finanziaria porti qualche spiraglio, una riduzione delle tasse che possa consentire una ripresa anche del commercio – spiega il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati – I dati economici parlano di una possibile recessione nel 2019, ci aspettiamo un momento non facile, i mercati hanno paura dell’instabilità di questo governo. Bisognerà capire cosa succederà e fare i conti, quelli veri, cercando di sostenere questa ripresa”.