LECCO – Una sonora bocciatura quella di Confartigianato Lecco sulla Legge di Stabilità recentemente varata dall’esecutivo.
L’associazione ritiene insufficienti i provvedimenti adottati per affrontare la difficile situazione del Paese e risvegliare le energie per intercettare i debolissimi segnali di ripresa. Dalle anticipazioni, il provvedimento appare agli occhi degli artigiani lecchesi con una modesta entità degli importi e la polverizzazione degli interventi.
“Ci saremmo aspettati maggior determinazione nell’adottare le scelte necessarie a rimettere in moto investimenti e consumi – ha commentato il presidente Daniele Riva – La pressione fiscale rimane elevata e anche l’intervento sul cuneo è poco incisivo. Per le imprese è troppo modesta la riduzione prevista per i contributi sociali con l’abbattimento delle tariffe Inail. E’ inoltre assente qualunque intervento per diminuire l’imposizione sugli utili e ridurre strutturalmente l’Irap”.
All’opposto, invece, gli artigiani denunciano le troppe difficoltà per ottenere la legittima compensazione dei crediti e il rischio ancora presente di un ulteriore incremento dell’imposizione sugli immobili strumentali. Bene invece il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga degli incentivi per le ristrutturazioni in edilizia e dei problemi dell’autotrasporto.
“Nel frattempo – ha però proseguito Riva – non vediamo segnali forti sui tagli selettivi alla spesa improduttiva, così come non c’è traccia dell’allineamento ai costi standard per Comuni e Regioni e per la sanità. Ci auguriamo che il confronto con il Governo e il Parlamento, sul quale Confartigianato e Rete Imprese Italia saranno impegnati nei prossimi giorni, possa portare a un miglioramento della legge”.

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