La Leuci senza speranze? I lavoratori: “Non è ancora finita”

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LECCO – “Abbiamo preso un brutto goal ma la partita non è ancora finita, stiamo valutando tutte le azioni che possiamo intraprendere e affinché non si metta la parola fine a quanto fatto finora”.

Non hanno alcuna intenzione di rassegnarsi i lavoratori della Leuci dopo la notizia del mancato accordo con il loro titolare e le imprese interessate ad insediarsi sull’area occupata oggi dalla storica fabbrica lecchese per dare vita alla cosiddetta “Cittadella della Luce”: un progetto per la creazione di un polo industriale e di ricerca favorito dall’interessamento del Politecnico e delle istituzioni locali.

Un progetto che rappresentava l’unica alternativa alla chiusura della fabbrica, preannunciata già per la fine del 2013, e quindi anche alla perdita di occupazione dei circa 80 dipendenti attualmente impiegati alla Leuci. Lunedì, i lavoratori si raduneranno con i rappresentati sindacali in assemblea:

“Ci inventeremo di tutto per non accettare quello che qualcuno ha definito il cinismo e la pretestuosità di un imprenditore nel respingere proposte concrete che erano state avanzate” ha spiegato Germano Bosisio della Rsu.

Leuci_ Germano BosisioE’ l’attacco diretto al patron della Leuci, Giuliano Pisati, che giovedì ha dato la sua definitiva risposta negativa sulla possibilità di cedere o affittare quote dell’area, affossando di fatto il progetto di reindustrializzazione.

Pisati sta giocando con l’intero territorio ma la partita è ancora aperta e questo è un segnale che vorremmo far arrivare a tutte le istituzioni, agli assessori Conrater e Volonté che tanto si sono impegnati affinché la Cittadella venisse alla luce e agli imprenditori che si sono fatti avanti in questi mesi. Tenete duro, tutti dobbiamo opporci a questa azione predatoria e assolutamente necessario che tutti mantengano la propria posizione”.

I rappresentanti dei dipendenti fanno sapere di “non escludere nulla”, nemmeno la possibilità di fondare una cooperativa autogestita dagli stessi lavoratori. “Sarà l’assemblea a decidere” ha concluso Bosisio.

Dalla Cgil, il segretario Lorena Panzeri fa sapere che si proverà un altro tentativo a livello sindacale: “Abbiamo scommesso troppo per fermarci – spiega – insisteremo ancora su Pisati ma riteniamo sia presto per mettere la parola fine”.