Agricoltori lariani e piogge incessanti: il bilancio di Coldiretti

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Vedremo che inverno sarà

Non sono positivi i pensieri degli agricoltori lariani che hanno da poco archiviato un autunno tra i più difficili di sempre

LECCO – Le preoccupazioni arrivano dalla Coldiretti Lecco Como dopo giorni difficili per gli agricoltori che hanno bloccato le lavorazioni delle ultime settimane a causa della pioggia incessante.

“Le semine dei cereali, in autunno, sono state compromesse a causa delle piogge di ottobre e novembre, che pure hanno provocato la morte delle piantine già nate, soffocate nei campi sommersi dai ristagni d’acqua – si legge nella nota-. Ed è un conto in salita, per le province lariane, quello degli esiti procurati dagli eventi estremi di un autunno pazzo in cui l’Italia ha registrato in media 4 nubifragi al giorno fra tempeste di pioggia, neve, vento, trombe d’aria e grandine, con un aumento a due cifre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A dicembre si è affacciata sul territorio anche la neve: i trattori degli agricoltori della Coldiretti sono stati mobilitati per pulire le strade e per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo, per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili dove i mezzi industriali sono in difficoltà per le ridotte dimensioni delle carreggiate e per le pendenze dei tracciati stradali. Un “pronto intervento” che resta garantito, ovviamente, anche in questi giorni di feste che separano il Natale dalle celebrazioni di fine anno.

Il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi insieme al direttore Giovanni Luigi Cremonesi sottolinea: “L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Una situazione che preoccupa sempre più gli italiani con 3 su 4 (75%) spaventati dai cambiamenti climatici secondo l’indagine Coldiretti/Ixe”.

A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni secondo la Coldiretti ha fatto sparire in Italia oltre ¼ della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari: un fenomeno da cui non è purtroppo estraneo il territorio delle due province di Como e Lecco.