In Regione siglato il decreto di fusione tra i due enti
Fermi: “Due territori che insieme possono fare tanto”
MILANO – L’attesa notizia è arrivata in mattinata dal Pirellone: il presidente Attilo Fontana ha firmato il decreto di accorpamento delle Camere di Commercio di Como e Lecco.
Un esito non scontato visto i timori sollevati negli ultimi giorni, dopo che i giudici del Tribunale amministrativo del Lazio avevano inviato la riforma delle Camere di Commercio all’esame della Corte costituzionale a seguito del ricorso di altri enti camerali, tra cui Pavia contro l’accorpamento della sua camera di commercio con Mantova e Cremona.
Ciononostante, assicurano dalla Regione, si potrà avere il via libera all’insediamento del nuovo Consiglio camerale unico, durante il quale sarà eletto il nuovo presidente.
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“Sono soddisfatto di questa fusione che arriva dopo oltre un anno di confronti, lavori e condivisioni di intenti – commenta il presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Fermi – L’operazione riunisce due territori che hanno tantissime ragioni per stare insieme. Sono convinto che nessuno perderà la propria identità, qui si tratta di superare i campanilismi mantenendo i campanili: unendo le forze, crescerà la possibilità per Como e Lecco di lavorare insieme su temi importanti e fondamentali come il turismo”.
“Procedere divisi – conclude Fermi – non poteva certo aiutare, e una simile opportunità non poteva essere persa e nemmeno rallentata a causa della burocrazia. Ringraziamo pertanto il governatore Fontana per aver dato il suo sostegno affinché il processo di fusione potesse andare a buon fine”.