L’analisi della Uil sulla compartecipazione dei comuni al contrasto dell’evasione
Nel lecchese solo 2 comuni si sono attivati nel 2018
LECCO – “La compartecipazione dei comuni al contrasto all’evasione fiscale e contributiva nell’anno 2018 continua ad essere deludente” lo denuncia la Uil del Lario segnalando il calo dei risultati ottenuti in provincia di Lecco (-9,4%).
Complessivamente sono stati recuperati solo 258,97 euro nel lecchese, al contrario nel comasco la cifra ammonta a 42.996,64 euro con il miglioramento la performance del Comune di Como nel contrasto all’evasione fiscale rispetto al 2017 (+795,6%).
Resta nullo, spiega il sindacato, il contributo del Comune di Lecco. Il numero di Comuni che hanno contribuito al contrasto all’evasione è aumentato rispetto, ma il dato è ridicolo: si parla di 2 comuni (Ballabio e Carenno) su 88 totali, contro un solo comune (Carenno) che si era attivato nel 2017.
I Comuni possono e devono fare di più
“I dati che emergono dall’analisi sono sconfortanti, se si paragonano agli alti tassi di evasione fiscale e di irregolarità lavorativa nel nostro Paese, che secondo gli ultimi dati ammontano ad oltre 108 miliardi di euro – sottolinea il segretario della Uil del Lario, Salvatore Monteduro – I Comuni devono e possono, invece, fare molto in chiave antievasione non solo perché così si potrebbero recuperare risorse per ampliare i servizi ai cittadini o per abbassare le tasse a livello locale, ma anche perché una lotta serrata all’evasione fiscale e contributiva permetterebbe di ristabilire equità e giustizia sociale. Le mancate entrate nelle casse degli Enti Locali pesano sui Cittadini onesti, sui quali grava un’imposizione fiscale e costi dei servizi più alti (addizionale irpef, retta asilo nido ecc.)”.
I Comuni italiani devono incassare 11,4 milioni
Le somme spettanti quest’anno ai Comuni italiani per la loro partecipazione all’attività di accertamento fiscale e contributivo per l’anno 2018 ammontano a 11,4 milioni di euro in diminuzione del 14,1% rispetto all’anno precedente.
Dal 2010, anno in cui fu introdotta la norma della compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione fiscale, i Comuni hanno recuperato 109 milioni di euro, frutto di oltre 110 mila segnalazioni all’Agenzia delle Entrate.
L’apice si è toccato nel 2014 con un incasso di 21,2 milioni di euro, per poi rallentare e diminuire costantemente a partire dal 2015. Questi dati emergono dal rapporto del Servizio Politiche Territoriali della UIL che ha elaborato i dati del provvedimento del Ministero dell’Interno del 7 agosto 2019.