Edilizia Pubblica, Uil Lombardia scrive ai sindaci e ad Anci

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Il Segretario Generale Vizza: ““Serve un piano casa regionale per i lavoratori, studenti e anziani”

“I sindaci lombardi scendano in campo a favore dell’edilizia sociale attraverso misure ed interventi di recupero”

MILANO/LECCO – UIL Lombardia ha scritto al sindaco di Lecco, ad Anci Lombardia e agli altri sindaci dei comuni lombardi perchè affrontino una situazione sempre più drammatica in merito all’edilizia sociale. Una Uil che rilancia il tema delle case per i lavoratori già promosso da Pierfrancesco Maran già Assessore alla Casa di Palazzo Marino.

In particolare il segretario generale Uil Lombardia Enrico Vizza a seguito di alcune dichiarazioni uscite è preoccupato per la possibile sottrazione di spazi a giovani coppie, famiglie e pensionati. “Di casa e di abitare – spiega Vizza – se ne parla solo in forum e convegni. Dalle dichiarazioni apprese, vogliamo sperare che la Regione non stia pensando solo a un’edilizia “opportunista” basata solo sulla speculazione. I sindaci, devono essere protagonisti e scendere in campo a difesa dell’edilizia popolare. Loro hanno il polso della situazione rispetto alle esigenze di cittadini, lavoratori, anziani e studenti. Siamo sempre più convinti che sia possibile e utile a garantire una risposta all’emergenza casa, intervenire sul patrimonio immobiliare di edilizia pubblica residenziale esistente attraverso piani sovracomunali di recupero e valorizzazione di edifici pubblici di proprietà dei comuni (comprese le aree dismesse) e con una strategia di casa/welfare con le aziende”.

Il numero uno della UIL della Lombardia pensa a un’edilizia sociale popolare rafforzando anche la Cooperazione, ormai necessaria sia nel piccolo e come nel grande comune, cosa che la UIL sottolinea già da tempo, anche contro le speculazioni che avvengono a Milano ed evidenziando quelle che sono le prossime iniziative che la UIL intende mettere in campo a favore di lavoratori e famiglie. “Bisogna mettersi al lavoro sia per fermare la speculazione – conclude Vizza – ma anche per promuovere interventi verso i lavoratori. Si pensa a fare decreti salva casa e salva Milano per sanare gli abusi. Sull’edilizia sociale non si possono mettere le mani se non in vista di interventi volti a garantire a lavoratori, famiglie e pensionati un’abitazione dignitosa. Cosa di cui sappiamo perfettamente c’è estrema esigenza a Milano come in tutta la Lombardia, basta osservare i diversi concorsi pubblici (scuola, sanità, forze dell’ordine, enti previdenziali) che vanno deserti per il costo degli affitti. Oggi l’esigenza è legata al lavoro ma anche alla casa. Qualcosa che rappresenta un costo che, le famiglie, non riescono più a sostenere vuoi per gli affitti vuoi per i prezzi di una città che ha snaturato palazzine di qualche piano per realizzare grattacieli che solo banche e manager possono permettersi. Come UIL stiamo preparando una iniziativa proprio in tema di edilizia residenziale pubblica partendo dalla legge 167 dove coinvolgeremo diversi attori e faremo parlare le “persone”. La lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente di ANCI Lombardia e a tutti i Sindaci dei Comuni Capoluogo di Provincia è l’inizio di un percorso su cui la UIL Lombardia intende lavorare insieme ai Coordinatori Territoriali Confederali e primi cittadini affinchè siano attori diretti di questo nuovo corso”.