Export lariano in calo nel primo semestre 2024, ma saldo commerciale in aumento

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(Photo Pexels)

A Lecco l’export è sceso del 9,8% e l’import del 3,9%

L’analisi è stata effettuata dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco

LECCO – Nel primo semestre del 2024, l’export dell’area lariana ha subito una frenata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le esportazioni hanno registrato un calo del 3%, fermandosi a 6,3 miliardi di euro, un dato peggiore rispetto alla media regionale lombarda (-1,6%) e a quella nazionale (-1,1%). Ancora più marcato il calo delle importazioni, scese dell’8,2% e vicine ai 3,7 miliardi di euro, contro il -3,4% della Lombardia e il -7,4% dell’Italia. Nonostante ciò, l’attivo commerciale dell’area ha continuato a crescere, raggiungendo i 2,6 miliardi di euro, con un incremento del 5,5%.

Le performance delle province di Como e Lecco mostrano andamenti simili. Como ha visto una contrazione sia nelle esportazioni (-2,1%) che nelle importazioni (-6,8%), con un saldo positivo in aumento del 6%. A Lecco, invece, l’export è sceso del 9,8% e l’import del 3,9%, ma anche in questo caso il saldo commerciale ha registrato una crescita del 5%.

A livello regionale, l’export è aumentato solo in alcune province, tra cui Lodi (+15,9%), Monza Brianza (+5%), Pavia e Sondrio (entrambi di circa un punto percentuale). Brescia, Cremona e Lecco, invece, hanno segnato le peggiori performance, con cali superiori ai 4 punti percentuali. Per quanto riguarda l’import, solo Pavia, Lodi e Monza Brianza hanno registrato incrementi, mentre Varese e Lecco sono risultate le più penalizzate, con una diminuzione del 9,8%.

Analizzando i settori, il contributo maggiore all’export lariano è arrivato dall’“altro industria” (34,4%) e dai prodotti in metallo (23,4%). Crescono le esportazioni di prodotti alimentari (+18,3%) e legno-carta (+1,6%), mentre calano quelle del settore metalmeccanico (-7,3%), mezzi di trasporto (-21%) e tessile (-5,8%). A Como, i comparti principali sono “altro industria” (32,8% dell’export totale) e tessile (21,4%), mentre a Lecco il metalmeccanico rappresenta ancora oltre un terzo dell’export totale (37,4%).

Sul fronte delle importazioni, il settore “altro industria” (25,8%) domina, seguito dal metalmeccanico (22,4%) e dalla chimica-gomma (19,1%). Quest’ultimo e l’agricoltura sono gli unici in crescita (+4,5% e +37,2%), mentre gli altri settori registrano contrazioni significative. A Como, il comparto più rilevante dell’import è la chimica-gomma (26,2%), seguita da “altro industria” (25,2%) e tessile (14,7%). A Lecco, invece, il metalmeccanico copre il 39,4% dell’import totale.

Il mercato europeo resta il principale punto di riferimento per il commercio lariano, con il 72,8% delle esportazioni e il 76,6% delle importazioni, ma entrambi in calo rispetto al primo semestre del 2023 (-5% per l’export e -7,4% per l’import). Aumentano invece le esportazioni verso l’Asia (+11,5%) e l’Africa (+2,4%).

Tra i principali Paesi di destinazione dell’export lariano ci sono Germania (15,8%), Francia (11,6%) e Svizzera (7,7%), mentre per le importazioni, dopo la Germania (21,3%), spiccano Cina (10,4%) e Francia (8,4%). La bilancia commerciale con la Germania è positiva per 210,9 milioni di euro, con la Francia per 421,3 milioni e con la Svizzera per 310,1 milioni. Resta invece negativo il saldo con la Cina, che è il secondo Paese di riferimento per le importazioni, ma solo il nono per le esportazioni, con un disavanzo di 242,9 milioni di euro.

Nonostante il rallentamento degli scambi internazionali, il commercio lariano ha mantenuto un saldo commerciale positivo, sostenuto dai rapporti con Germania, Francia, Svizzera e Stati Uniti, che rappresentano oltre la metà dell’intero avanzo commerciale dell’area nei primi sei mesi del 2024.