Situato nel cuore di Pescarenico, il nuovo spazio è frutto di un bell’esempio di rigenerazione urbana
“Dare voce alle idee di chi vive il territorio, ma non ha ancora trovato il modo e il luogo per esprimerle”
LECCO – Hangar Manzoni ha aperto le sue porte alla città di Lecco e non solo. Nel cuore del pittoresco rione di Pescarenico, a due passi da piazza Era e dall’Addio ai Monti, è nato un nuovo spazio che vuole ospitare e condividere l’arte e la creatività coltivando le infinite possibilità e idee. Situato al civico 38 di via dei Pescatori, Hangar Manzoni coniuga l’architettura industriale ai dettagli contemporanei di design, donando un fascino unico all’intera location che, nei giorni scorsi, si è presentata alla città e al tessuto economico.
“Il riscontro è stato positivo, in tanti hanno varcato per la prima volta la soglia di Hangar Manzoni con curiosità. Lo spazio si presta a ospitare eventi business, corsi di formazione, eventi legati al mondo dell’arte, pranzi o cene aziendali. La serata ci ha permesso di mostrare a tutti cosa succede all’interno di Hangar Manzoni e svelare le potenzialità di uno spazio versatile”.
Una nuova realtà, ancora poco conosciuta, nata ufficialmente nel 2019 e perciò ha dovuto fare i conti con le problematiche legate alla pandemia ma, nonostante tutto, il suo cuore ha cominciato a battere un anno fa con lo studio di design che vede impegnato un team di creativi con la passione per il design, la grafica e la creatività in tutte le sue forme.
Hangar Manzoni, però, non è solo design studio, è uno spazio aperto da riempire e che si rivolge soprattutto a un target aziendale: “Non è solo un bell’esempio di riqualificazione urbana, non è solo un edificio storico e industriale degli Anni ’30 totalmente ristrutturato, ma uno spazio funzionale, pronto ad accogliere estro e bellezza, adatto ad ospitare nuovi modi di raccontare la realtà attraverso l’arte contemporanea, il design, la fotografia e tanto altro. Se queste idee saranno in linea coi valori che animano lo spirito di Hangar Manzoni, si trasformeranno in progetti per dare voce a chi si propone, a chi vive il territorio ma non ha ancora trovato il modo e il luogo per esprimerle”.
Inutile dire che la serata di apertura ha suscitato in tutte le persone la curiosità di scoprire le potenzialità di uno spazio sospeso tra passato e futuro che sicuramente ha ancora tanto da raccontare…