La cassa integrazione torna a crescere a giugno. L’analisi della UIL

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Sia nella provincia di Lecco che di Como torna a crescere la richiesta di cassa integrazione

Incremento a giugno ma il dato del semestre è migliore rispetto al 2020

LECCO / COMO- Il 6° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco relativo al primo semestre dell’anno 2021 rispetto allo stesso periodo anno 2020 rileva il miglioramento della situazione economica nei due territori anche una nuova esplosione della richiesta di cassa integrazione nell’ultimo mese.

A giugno, rispetto al mese di maggio, si è infatti verificato un incremento sia nella provincia di Como (ore 5.982.963 +506,0%) che di Lecco (ore 2.958.077 + 1153,3 %) anche in confronto al giugno dello scorso anno (Como +218,6%; Lecco +40,7%).

Se guardiamo invece all’intero semestre gennaio-giugno di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2020 si registra la netta diminuzione della richiesta di ore di cassa integrazione nelle due province ( Como ore 18.089.768 -10,4%;  Lecco ore 8.406.916 -45,8%).

Nei settori economici

La diminuzione della cassa integrazione, nei primi sei mesi del 2021 si registra nel settore dell’edilizia e dell’industria, ed aumenta nell’artigianato e commercio in provincia di Como, mentre nello stesso periodo diminuisce in tutti i settori in provincia di Lecco (Industria: Como -17,0 %; Lecco -47,4%. Edilizia: Como -83,2%; Lecco -84,4%. Artigianato: Como +858,5%; Lecco -37,4%. Commercio: Como +42,5%; Lecco -28,3%).

Diminuisce il numero di lavoratori mediamente in cassa integrazione nei primi 6 mesi del 2021, Como 17.735 (-2.055 rispetto allo stesso periodo 2020), Lecco 8.242 (-6.952 rispetto allo stesso periodo 2020), a questi vanno aggiunti quelli in FSBA e FSI.

Riemerge instabilità

“In conclusione – spiega Salvatore Monteduro, segretario della Uil del Lario – riemerge una forte instabilità e preoccupazione della situazione economica, alimentata ulteriormente da una recrudescenza dei contagi da Covid-19. Diventa sempre più essenziale che si velocizzi il piano vaccinale per evitare una quarta ondata ed eventuale nuova chiusura delle attività”

Salvatore Monteduro, segretario Uil del Lario

“Rimane alto – aggiunge – il numero complessivo di lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione nelle due province, mediamente oltre 25.000 ai quali vanno aggiunti quelli coperti dagli altri ammortizzatori sociali. Infine, lo studio conferma una differente situazione economica nelle due province per effetto dei distretti produttivi di riferimento: ancora in sofferenza e in difficoltà il settore dell’artigianato, del commercio e del distretto tessile in Provincia di Como, mentre, nel settore metalmeccanico, maggiormente rappresentativo in Provincia di Lecco, si intravedono segnali di ripresa”.

“Resta una preoccupazione – infine – dopo il parziale sblocco del divieto dei licenziamenti per gli eventuali risvolti occupazionali, a tal proposito il richiamo alle aziende ad attuare la raccomandazione ad utilizzare le 13 settimane già previste dal dl Sostegni prima di procedere ai licenziamenti”.