L’artigianato lecchese “resiste” e cresce: più assunzioni e innovazione

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Presentato il rapporto annuale di Confartigianato Lombardia, la forza delle piccole imprese

Lecco provincia a più alta specializzazione meccanica. Oltre 4 mila ingressi previsti nelle aziende in tre mesi, crescono gli investimenti in innovazione

 

LECCO / MILANO – Nel nostro territorio quando si parla di MPI e imprese artigiane si volge l’attenzione a 24.993 imprese, il 99,1% del totale imprese, che occupano 69.267 addetti. La diffusione capillare di queste realtà rappresenta una specificità tutta italiana che non ha paragone con le altre maggiori economie europee: il peso dell’occupazione nelle MPI è pari al 70,8% a Lecco, laddove la media regionale si attesta a quota 52,3%.

E’ quanto emerge anche dall’XI Rapporto annuale di Confartigianato Imprese Lombardia presentato martedì in Regione. Il documento di quest’anno dal titolo “Con lo sguardo oltre. MPI che resistono” si sofferma sulla capacità di resistenza di artigiani e piccoli imprenditori, colpiti sì duramente ma non sconfitti da una crisi senza precedenti che ha travolto il mondo intero.

Nel rapporto sono raccolte evidenze che permettono di andare oltre un pregiudizio che si sta facendo largo nella fase di pianificazione economica nazionale con strumenti come il PNRR, smentendo con i numeri le false convinzioni che associano la bassa crescita del Paese all’eccessiva presenza di MPI. Per fare ciò, sono state tratteggiate le peculiarità delle piccole e piccolissime imprese oggi pronte ad impegnarsi per sostenere, da protagoniste, la risalita dell’economia lecchese e lombarda.

Piccole e piccolissime imprese che danno un contributo importante alla crescita, all’occupazione e alla capacità competitiva del tessuto produttivo. L’apporto delle MPI lecchesi alla sostenibilità sociale e occupazionale si rileva guardando alle entrate previste per il periodo agosto-ottobre 2021: 4.010 su 6.000 ingressi totali previsti da tutte le imprese, e in crescita del 18,3% rispetto alle previsioni occupazionali dello stesso periodo pre Covid-19 (agosto-ottobre 2019).

Le nostre MPI si dimostrano, inoltre, essere imprese vivaci, capaci di competere avvalendosi di ricerca e innovazione: la quota di MPI lecchesi che partecipa a progetti innovativi si attesta al 43,5% terzo valore più alto della classifica lombarda (Milano 46,3; Bergamo 43,9; media regionale 43,1).

Opportunità per i giovani

La spinta all’innovazione profila anche la domanda di lavoro, sempre più indirizzata verso competenze digitali e green di alto e medio-alto livello (entrate previste dalle imprese con meno di 49 dipendenti con competenze digital e green a Lecco pari al 39,1%).

Non va dimenticato che le PMI artigiane costituiscono un fattore sociale ed economico chiave e un importante luogo di integrazione. Queste realtà d’impresa sono infatti anche terreno fertile per giovani e stranieri, offendo opportunità sia sul fronte occupazionale, che su quello d’impresa. La quota di occupati giovani tra i 15 e i 29 anni nelle MPI lecchesi rappresenta il 18,1% superiore di 5,7 punti a quella rilevata nelle imprese medio-grandi (12,5%).

Mentre la quota di occupati stranieri nella nostra provincia in MPI raggiunge un valore del 12,9% sopra di 2,2 punti alla quota rilevata per le imprese più strutturate. Stessa evidenza sul fronte impresa: distinguendo le artigiane dalle non artigiane, si osserva che per le prime il peso delle imprese giovanili under 35 si attesta a 10,6% laddove le imprese non artigiane si fermano a 7.4%. Per quanto riguarda le imprese artigiane gestite da stranieri, queste rappresentano 10,6% contro il 6.6% di imprese straniere non artigiane. Ciò ribadisce che il valore delle piccole realtà risiede anche nel loro essere elemento di inclusione e integrazione sociale.

Il Rapporto assegna a Lecco il primato di provincia italiana a più alta specializzazione artigiana del settore della meccanica e per quanto riguarda l’export di prodotti manifatturieri la dinamica territoriale è positiva con un +1,9% (1° semestre 2021 su 1° semestre 2020).

Daniele Riva: “Il coraggio di reagire delle nostre imprese”

“Il Rapporto – commenta Daniele Riva, presidente Confartigianato Imprese Lecco – ci consegna una fotografia in cui si dà evidenza dei segni negativi, delle gravi ferite lasciate dalla pandemia sulla nostra economia e sul nostro tessuto produttivo. Eppure, sono altrettanto ben evidenti la forza, il coraggio, la capacità di reagire e di guardare oltre, manifestati dalle micro e piccole imprese. Lo confermano le analisi sul loro impegno, durante questi drammatici 19 mesi, a innovare e a diversificare la produzione, a sfruttare l’arma digitale per promuovere e vendere on line, fare formazione, mantenere vivi i rapporti con fornitori e clienti. Non si sono arresi i nostri imprenditori. Hanno resistito confermando, anche in questa circostanza, di essere la spina dorsale del nostro sistema economico. A smentire chi attribuisce all’eccesso di piccole imprese la debolezza e la bassa crescita dell’economia provvede l’analisi che dimostra quanto invece contribuiscono allo sviluppo del Paese, e del nostro territorio, in termini di produttività, esportazioni, innovazione, occupazione, sostenibilità ambientale”.

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Il presidente Daniele Riva

“Le vere debolezze stanno altrove – aggiunge Riva – Sono quelle di un contesto che troppo spesso mortifica il talento e il coraggio degli imprenditori, sono le inefficienze e i ritardi storici del nostro Paese che frenano da sempre la corsa degli imprenditori: poco credito, fisco ingiusto, burocrazia opprimente, scarsi investimenti pubblici, ritardi infrastrutturali, alti costi dell’energia e giustizia lenta. Oggi abbiamo l’occasione di sbloccare questi meccanismi che ostacolano le energie di imprenditori e cittadini. Il Rapporto ci guida a comprendere la direzione verso cui stanno puntando lo sguardo le nostre piccole imprese pronte ad affrontare le innumerevoli sfide che le attendono. Si tratta di un impegno formidabile ma ineludibile e che dovrà fare leva proprio su coloro che hanno resistito e vogliono guardare oltre. Perché la ripresa, il rilancio del made in Lombardia e del made in Lecco, si realizzano costruendo un nuovo modello di sviluppo, in una transizione che riconosca e valorizzi proprio il ruolo economico e sociale dell’artigianato e delle micro e piccole imprese. Confartigianato Imprese Lecco è da sempre al fianco di queste imprese e ancora una volta vuole fare da supporto alla capacità imprenditoriale di resistere e crescere”.