Una pagina social chiama a raccolta contro il nuovo regolamento di occupazione del suolo pubblico
“Tratti di illegittimità costituzionale, stiamo studiando un ricorso al TAR”
LECCO – Continua a fare discutere la proposta di nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico al vaglio dell’amministrazione comunale di Lecco che punta ad un riordino delle aree concesse a bar e ristoranti, ad una più marcata delimitazione e in alcuni casi come in piazza XX Settembre comporterebbe una riduzione degli spazi attualmente in uso, in favore di un corridoio di sicurezza più ampio (5 metri, anziché 3) al centro.
Con questo strumento il comune vorrebbe definire anche dei criteri, estetici e non, per assimilare le strutture esterne ai locali.
Un regolamento che ha già incontrato le critiche della Confcommercio che questo martedì ha organizzato un incontro con gli esercenti interessati. Nel frattempo è stata recentemente aperta una pagina Facebook (vedi qui) da parte di alcuni cittadini contrari ai provvedimenti annunciati:
“Siamo un gruppo di imprenditori locali e cittadini fortemente preoccupati dall’approvazione, da parte dell’amministrazione comunale, del nuovo regolamento di occupazione suolo pubblico – ci scrive Marco Erba, che si è fatto portavoce di questa iniziativa – Tale progetto presenta pesanti profili di illegittimità costituzionale a riguardo del diritto alla concorrenza, sulla sicurezza del lavoro, sulla sanità pubblica e la circolazione stradale e nello specifico caso di Piazza XX Settembre si appella pure ad un incomprensibile criterio estetico della cosiddetta bisettrice di piazza, che corrisponde ad un canale di scolo fognario”.
“Il progettato regolamento, giunto alle fasi finali dell’approvazione, ha ricevuto forti critiche anche dal direttore di Confcommercio, Alberto Riva. critiche di cui l’amministrazione non ha tenuto in minimo conto – continua Erba – Di fatto si terrà una riunione urgente in Confcommercio per discutere le misure collettive da adottare nei confronti dell’amministrazione. Legali del gruppo sono inoltre già in preparazione del testo per un’eventuale ricorso al TAR”.