Luce e gas, Federconsumatori Lecco: “Ancora brutte notizie per i consumatori”

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luce e gas
(Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

Dal mese di aprile, sulla base della legge di Bilancio 2024, sono terminati i benefici dei contributi straordinari

“Tornare nel mercato tutelato è un diritto dei consumatori e nessuno può impedirlo”

LECCO – “Luce e gas, ancora brutte notizie per i consumatori“, Federconsumatori Lecco lancia l’allarme.

Dal mese di aprile, sulla base della legge di Bilancio 2024, sono terminati i benefici dei contributi straordinari. Dal mese di aprile, infatti, sono terminati i benefici dei contributi straordinari previsti dalla legge di Bilancio 2024. Di conseguenza, i bonus sociali per elettricità e gas tornano al regime ordinario, con le soglie ISEE fissate a 9.530 euro e a 20.000 euro per le famiglie con più di tre figli.

“Con il secondo trimestre scattano inoltre diversi aumenti in bolletta, partendo dagli oneri generali di sistema, che sostengono vari capitoli di spesa. Il più consistente riguarda il sostegno alle fonti green, per il quale la spesa in bolletta di una famiglia aumenterà del 17%. Complessivamente, per una famiglia tipo che consuma 2.700 kWh all’anno, il costo complessivo sarà di oltre 105 euro. Il Governo ha deciso ancora una volta di non dare continuità a misure a sostegno di cittadini e famiglie con redditi più bassi, gravando economicamente sui bilanci familiari,” afferma Federconsumatori Lecco.

La situazione è resa ancora più complicata dalle imminenti modifiche al mercato dell’energia. A partire dal 1 luglio, infatti, terminerà il mercato di maggior tutela per l’energia elettrica, obbligando i consumatori a scegliere nuovi contratti. “Tutti i titolari di un contratto di fornitura di energia elettrica saranno chiamati a breve a una scelta. L’obiettivo dovrebbe essere quello di non ripetere la gestione fallimentare del passaggio al mercato libero delle forniture gas, che ha visto la quasi totalità di chi è passato obbligatoriamente al mercato libero pagare di più rispetto ai costi del mercato tutelato,” continua l’associazione di via Besonda.

Federconsumatori Lecco critica duramente la situazione: “Un fallimento per i cittadini, ma un grande affare per le aziende del settore, nell’incredibile disinteresse della politica e degli azionisti pubblici di quelle aziende. Una vergogna nazionale, del tutto rimossa dal dibattito politico o relegata a fatto minore. Non è certamente un problema secondario per le milioni di famiglie che hanno sottoscritto nei mesi scorsi contratti di fornitura a prezzo fisso e che oggi pagano costi della materia fino a otto volte superiori al mercato tutelato. A loro rivolgiamo l’invito a trasmigrare ai più presto verso un nuovo gestore o a rinegoziare il contratto”.

Circa il 30% dei contratti di fornitura elettrica è ancora nel mercato tutelato. “I titolari di questi contratti – spiegano –  sono martellati da un incessante telemarketing. Consigliamo loro di scegliere l’opzione del silenzio, ossia di non operare alcuna scelta, ‘scivolando’ così nel servizio a tutele graduali, un servizio oggetto di aste pubbliche con positivi effetti sui costi applicati”.

“Il restante 70% dei contratti di fornitura elettrica è nel mercato libero, ma concentrato su pochi grandi fornitori. L’opzione che oggi pare più conveniente è quella di esercitare la possibilità di rientro nel mercato tutelato entro il 28 giugno, per poi ‘scivolare’ nel servizio a tutele graduali. Le difficoltà frapposte dai gestori a tale passaggio sono l’ennesima dimostrazione della maggior convenienza per i consumatori.”

Quindi, Federconsumatori Lecco conclude: “Tornare nel mercato tutelato è un diritto dei consumatori e nessuno può impedirlo. Eventuali ostacoli frapposti dai gestori possono essere segnalati alle sedi Ferderconsumatori. La scelta che consigliamo per tutti coloro che oggi sono nel mercato libero, quindi, è quella di verificare i contenuti della propria offerta in essere, valutando la possibilità di tornare nel mercato tutelato per poi entrare automaticamente nel servizio a tutele graduali, che oggi appare particolarmente conveniente. Una scelta che, va ricordato, può essere poi revocata in qualunque momento, sottoscrivendo un contratto nel mercato libero”.