Imu, Irpef e tassa di soggiorno, rincari in molti Comuni
Lecco lascia invariate le proprie imposte
LECCO – E’ il Sole 24 Ore ad accendere l’attenzione sul tema del fisco e degli aumenti previsti in diversi comuni italiani delle tasse per i propri cittadini, questo, ricordano dal giornale economico, dopo tre anni di tregua.
Torino è la città che ha visto ritocchi al rialzo su più voci (Imu, Tasi, Imposta Pubblicità, Tosap), l’addizionale Irpef cresce invece a Mantova e a Rimini, che ha alzato anche l’Imposta di Soggiorno, l’imposta sul reddito cresce Lecce dove aumenta anche Tosap e l’imposta di pubblicità; l’Imu più cara invece La Spezia, Udine, Ragusa e Pordenone che ha aumentato la tassa applicata ai negozi sfitti.
Non sono comunque poche le città che, invece, hanno evitato di mettere mano alla leva fiscale, tra i capoluoghi lombardi ci sono Bergamo, Cremona e anche Lecco.
Imposte invariate per i lecchesi, lo conferma anche l’assessore al Bilancio, Lorenzo Goretti: “Non abbiamo ritoccato nulla, ci sono state solo delle piccolissime variazioni sulla Tari, la tassa rifiuti, compensate con delle diminuzioni tanto che alcune categorie di attività hanno avuto delle leggere riduzioni. Ad inizio anno abbiamo anche adeguato gli oneri di costruzione che però da dieci anni non venivano toccati”
“Se tutti pagano, paghiamo tutti di meno”
Le aliquote Imu a Lecco sono le stesse entrate in vigore tra il 2014 e il 2017, della Tasi le stesse approvate nel 2016, per l’addizionale Irpef le aliquote deliberate nel 2013 e per l’imposta di soggiorno sono state confermate le aliquote vigenti dal 2017.
“E’ una scelta politica di questa amministrazione – spiega Goretti – viviamo fortunatamente in un’isola felice e abbiamo la possibilità di scegliere quale strada percorrere. Da parte nostra abbiamo deciso di incrementare l’azione di accertamenti e recupero dei tributi non versati. Se tutti pagano, paghiamo tutti di meno e possiamo fornire più servizi”.