“Patto per il Lavoro”: da settembre al via la macchina degli aiuti

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Alla firma del patto il prefetto Castrese De Rosa con il presidente della Camera di Commercio, Marco Galimberti e Maria Grazia Nasazzi, presidente di Fondazione Comunitaria per il Lecchese

Formalizzati comitato d’indirizzo e gruppo di lavoro, da settembre la raccolta fondi e richieste di sostegno

Già disponibile un milione di euro per aiutare chi ha perso o perderà il lavoro

LECCO – L’obiettivo dichiarato è quello di non lasciare indietro nessuno con aiuti economici a quanti hanno perso o perderanno il lavoro a causa delle ripercussioni causate dalla pandemia, dipendenti ma anche liberi professionisti: è il “Patto Territoriale per il Lavoro” sottoscritto a Lecco su iniziativa della Prefettura per contrastare i disagi economici della pandemia nella nostra provincia.

Dopo la firma del 22 giugno scorso (con la sottoscrizione di Prefettura, della Fondazione comunitaria del Lecchese, del Distretto dei Comuni e di tutte le Associazioni Imprenditoriali della provincia di Lecco, delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, della Camera di Commercio, della Caritas Zonale, della Grande Distribuzione Organizzata e delle Libere Professioni) si è compiuto un nuovo passo che porterà verso la fase operativa di questo nuovo strumento.

Ieri, martedì, si sono riuniti i due previsti organismi:

  • Il Comitato di Indirizzo, presieduto dal Prefetto Castrese De Rosa, che cura il governo del Patto e garantisce la partecipazione e la trasparenza nelle scelte. Del Comitato fanno parte i rappresentanti di tutti i 26 enti sottoscrittori;
  • Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Fondazione comunitaria del Lecchese, che cura le funzioni di segreteria del Patto, la predisposizione della documentazione e la gestione delle domande. Il Gruppo vede la presenza di Marcella Nicoletti (Prefettura), Ruggero Plebani (Distretto di Lecco), Francesca Seghezzi (CGIL), Enzo Mesagna (CISL), Enrico Azzaro (UIL), Vittorio Tonini (Associazioni Imprenditoriali), Domenico Calveri (Caritas Zonale), Matteo Dell’Era (Associazioni Libere Professioni), Anna Cazzato (Fondo Aiutiamoci), Paolo Dell’Oro (Fondazione comunitaria del Lecchese).

Sono stati quindi stabiliti i prossimi passaggi con il lancio della raccolta fondi nel periodo settembre – dicembre 2021 e vedrà coinvolte:

  • Le lavoratrici e i lavoratori del territorio, con la proposta di donare un’ora di lavoro al Fondo “Aiutiamoci nel lavoro” attivo presso la Fondazione comunitaria del Lecchese;
  • Le imprese del territorio, con la proposta di gestire amministrativamente le donazioni dei propri dipendenti e di partecipare, a loro volta, con una libera donazione al Fondo;
  • Gli operatori della Grande Distribuzione Organizzata, con una libera donazione a sostegno del Fondo;
  • I cittadini, con donazioni libere.

Il Fondo “Aiutiamoci nel lavoro” parte già con una dotazione iniziale di 1 milione di euro, messi a disposizione da tutti gli 84 Comuni della provincia, che hanno donato 1 euro per ciascun abitante per un totale di 340.000 euro; dalla Fondazione Cariplo e Fondazione Peppino Vismara, che hanno contribuito con 510.000 euro e dalla Fondazione comunitaria del Lecchese, che ha contribuito con 150.000 euro.

Da settembre le richieste di sostegno

Le richieste di sostegno potranno essere presentate da lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro a seguito della pandemia e da lavoratori autonomi (partite IVA non iscritte al REA) che hanno subito gli effetti della crisi economica. I criteri per l’accesso al Fondo sono specificati nell’apposito Regolamento.

Le domande di sostegno potranno essere presentate a partire dal mese di settembre 2021 presso gli sportelli di CGIL, CISL e UIL, di Camera di Commercio Como Lecco e di Associazione Libere Professioni. Sarà inoltre possibile caricare online la domanda.

Gli indirizzi e gli orari per la consegna cartacea delle domande e per il caricamento online saranno resi noti nel mese di agosto.

“Dopo gli atti formali, ora devono seguire i fatti”

“Ho da subito espresso grande soddisfazione, ha affermato il Prefetto Castrese De Rosa, per la sottoscrizione di questo Patto che costituisce una risposta concreta ed inedita a bisogni emergenti e rappresenta un unicum nel panorama nazionale, un esempio di fattiva cooperazione tra istituzioni, imprese, sindacati, terzo settore e libere professioni. Dopo gli atti formali e le dichiarazioni di intenti, adesso devono seguire i fatti. L’insediamento dei due gruppi di lavoro rappresenta il pratico avvio di quanto con la sottoscrizione del Patto abbiamo promesso. Già un milione di euro è stato raccolto. Continuiamo a donare, confermando insieme l’identità mutualistica e lo spirito solidaristico del territorio lecchese”.

“Il Patto per il lavoro prende forma” ha dichiarato Maria Grazia Nasazzi, Presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese “si condividono linee concrete, passi importanti per rendere il patto stesso un’occasione unica per tutto il Lecchese. Il clima che si respira è di collaborazione sia nel Gruppo Tecnico che nel Comitato di Indirizzo. Molte professionalità ed esperienze che si intrecciano per guardare lontano affrontando con realismo le situazioni lavorative che si presenteranno.”

In campo i Comuni

“I Comuni si stanno attivando per assumere gli atti formali (delibere, determine, mandati…) per rendere concreto il proprio contributo  – ha commentato Guido Agostoni, Presidente del Distretto di Lecco –  é bello pensare che ogni cittadino della nostra provincia, tramite il proprio Comune, dona 1 euro per aiutare le persone e le famiglie che presentano specifici bisogni. Sono già pervenuti alla Fondazione i primi contributi, fra i quali quello di uno dei più piccoli comuni (Sueglio coi suoi 147 abitanti) e del più grande (Lecco coi suoi 47.778).
L’adesione dei Comuni al Patto per il lavoro è il coronamento di quanto previsto negli attuali Piani di Zona ma costituisce anche un auspicio per i nuovi PdZ che dovranno essere predisposti entro il prossimo 31 dicembre”.

Come donare

Per sostenere concretamente il Patto per il Lavoro è possibile effettuare una donazione sul conto corrente

Intesa Sanpaolo Milano – Filiale accentrata TERZO SETTORE
IBAN: IT28 Z030 6909 6061 0000 0003 286
Banca della Valsassina
IBAN: IT87 B085 1522 9000 0000 0501 306

Causale: “Aiutiamoci – Patto per il lavoro”
Le donazioni al Fondo danno diritto ai benefici fiscali previsti dalla normativa vigente.