Confartigianato Imprese Lecco chiede di intervenire urgentemente per bloccare gli aumenti
Daniele Riva: “Ancora una volta le più penalizzate sono le piccole imprese”
LECCO – “Le piccole imprese italiane pagano già il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 18,1% rispetto alla media Ue. Ulteriori rincari, come annunciato dal Ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, al quale vogliamo fare arrivare la voce di Confartigianato in vista della sua annunciata partecipazione agli Studi Amministrativi di Varenna, metterebbero ko i nostri imprenditori penalizzati anche dai continui aumenti delle materie prime”.
Confartigianato Imprese Lecco chiede di intervenire urgentemente per bloccare gli aumenti che colpirebbero le micro imprese e le famiglie.
“Va anche ridotto il peso della componente fiscale sulla bolletta elettrica delle piccole imprese. Il prezzo finale dell’elettricità per le piccole imprese – sottolinea Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco e del consorzio CEnPi – è infatti gonfiato soprattutto dagli oneri fiscali e parafiscali che, per la fascia di consumi fino a 20MWh, sono maggiori del 36,2% rispetto a quelli applicati nella media dei Paesi dell’Eurozona”.
Più tasse, quindi, ma, secondo Confartigianato, anche mal distribuite tra i diversi consumatori, secondo l’assurdo meccanismo: meno consumi, più paghi. Ancora una volta, infatti, le più penalizzate sono le piccole imprese in bassa tensione che, a fronte di una quota di consumi energetici del 24,5%, sono costrette a pagare il 33,2% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica. Mentre per le grandi aziende energivore con il 14,7% dei consumi la quota degli oneri generali di sistema scende al 9,2%.
“Si tratta conclude – Riva – di uno squilibrio incomprensibile che costringe i piccoli imprenditori a caricarsi i costi degli altri utenti. Il Decreto Sostegno bis ha avviato una riduzione degli oneri generali di sistema nelle bollette delle piccole imprese. Attendiamo di vederne gli effetti per far calare il costo dell’energia che compromette la competitività delle nostre aziende e ostacola gli sforzi per agganciare la ripresa. In ogni caso, il meccanismo degli oneri generali di sistema va completamente ripensato, da un lato ripartendo in modo più equo il peso degli oneri tra le diverse dimensioni d’azienda, dall’altro spostando parte del peso dalla bolletta alla fiscalità generale. Ricordo agli imprenditori e ai cittadini lecchesi che presso la nostra sede di Lecco è attivo lo Sportello Energia a cui fare riferimento per consulenze e preventivi sulle bollette di luce e gas. In un momento di forte impennata delle quotazioni, e forse di speculazione, l’importante è mantenere la lucidità e non farsi prendere dal panico, ma affidarsi a chi può gestire al meglio il rischio prezzi. I clienti CEnPI nel 2021 stanno pagando l’energia e il gas alla metà di quelli di borsa, grazie all’accordo stipulato nel corso del 2020, che prevede prezzi bloccati per tutto l’anno in corso. Anche per il 2022 il Consorzio sta monitorando il mercato per contenere il più possibile i costi per le aziende”.