Trasporto sostanze pericolose: webinar di Confartigianato per chiarire tutti i dubbi

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L’ultima novità è scattata dal 1° gennaio con l’introduzione dell’obbligo di individuare un consulente  ADR

“Molte imprese associate hanno sollevato forti preoccupazioni per l’entrata in vigore dell’obbligo”

LECCO – L’ADR (Accordo Internazionale per il Trasporto Merci Pericolose su Strada) è la norma che regola il trasporto su strada di sostanze pericolose. Attivo fin dagli anni Sessanta, subisce un aggiornamento ogni 2 anni, per garantire di essere al passo con i cambiamenti introdotti da nuove tecnologie.

L’ultima novità è scattata dal 1° gennaio 2023 con l’introduzione dell’obbligo di individuare un consulente  ADR per il trasporto di merci pericolose su strada (secondo la Direttiva Europea 2020/1833). Questa novità ha sollevato diversi interrogativi, primo tra tutti quali imprese devono effettivamente dotarsi di consulente per la gestione di questa pratica, che se non osservata, può far incorrere in sanzioni e provvedimenti penali.

La normativa, infatti, non riguarda solo i rifiuti pericolosi, ma anche le merci considerate tali. La direttiva si riferisce esplicitamente alle imprese che si occupano della spedizione e trasporto di merci pericolose su strada e il relativo imballaggio, carico, riempimento o scarico.

“Molte imprese associate hanno sollevato forti preoccupazioni per l’entrata in vigore dell’obbligo di nomina di un consulente ADR anche per le imprese che spediscono merci e/o rifiuti pericolosi che rientrano nella normativa”, commenta Daniele Riva, presidente Confartigianato Imprese Lecco.

L’obbligo di nomina del Consulente per lo “Speditore” era stato introdotto dall’A.D.R. 2019 ma, considerato l’impatto della nuova disposizione, il legislatore aveva previsto quattro anni di periodo transitorio, ovvero fino al 31 dicembre scorso.

“La confusione rispetto al nuovo obbligo è emersa in particolare rispetto a una interpretazione non chiara circa le eventuale estensione agli speditori delle esenzioni previste dalle disposizioni attuative del decreto legislativo 4 febbraio 2000 – prosegue Riva –. Il paradosso riguarda in particolare le imprese che hanno, da sempre in esenzione, effettuato attività di carico e imballaggio di piccole quantità di merci/rifiuti pericolosi – si pensi ad esempio a una impresa del settore dell’Autoriparazione che spedisce pochi kg di rifiuti ADR, come l’olio esausto o le batterie al piombo – ora invece, nella veste di “speditori”, dovrebbero sostenere l’onere, anche economico, della nomina del consulente ADR”.

E’ evidente che questa situazione stesse creando una situazione di incertezza con fortissime preoccupazioni e difficoltà tra i diversi soggetti coinvolti nella filiera. Confartigianato si è subito mossa a tutti i livelli per chiedere chiarimenti ai Ministeri dei Trasporti e Infrastrutture, Ambiente e Sicurezza Energetica, delle Imprese e del Made in Italy, ottenendo risposte che vanno nella stessa direzione della posizione interpretativa espressa dall’Associazione e dalle altre organizzazioni di rappresentanza.

Per fare ulteriore chiarezza sulla controversa tematica, Confartigianato Imprese Lecco organizza un webinar gratuito aperto a tutte le imprese, associate e non, in collaborazione con Economie Ambientali. Il seminario è in programma mercoledì 8 febbraio dalle 18 alle 19 e prevede l’intervento tecnico dell’ingegner Mario De Gianni, consulente esperto di Tecnologie d’Impresa.

Il programma prevede dei focus su: obblighi ed esenzioni: chi sono i soggetti coinvolti? Chi è il consulente ADR e quando deve essere nominato? Imballaggi e etichettatura ADR; requisiti minimi dei veicoli e dei trasportatori (placcatura, pannellatura); le sanzioni. Spazio poi al question time.

La partecipazione è libera e gratuita su iscrizione a artigiani.lecco.it