Lecco ha gli occhi “a mandorla”: crescono gli affari con la Cina

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LECCO – Sono oltre 8mila i piccoli imprenditori cinesi che operano in Lombardia, in crescita del 6,2% in un anno.

Tra le province, dopo Milano che è prima con il 53%, seguono per concentrazione imprenditoriale Brescia (1.034 imprese, 12,8% lombardo), Mantova (755 imprese, 9,4%) e Bergamo (512, 6,4%) mentre le province che crescono di più sono Cremona, Como e Lecco, circa +19% ciascuna.

Nei primi sei mesi del 2013, inoltre, il valore degli scambi commerciali tra la Lombardia e il gigante asiatico ha sfiorato i 6 miliardi di euro. Prime per import sono Milano (54,9%), Bergamo (7,1%) e Varese (6,5%) mentre per l’export salgono sul podio, dopo Milano che è prima con il 44,2% regionale, Varese (12,3%) e Bergamo (11,6%).

A Lecco il giro d’affari complessivo con la Cina equivale a ben 101,3 milioni di euro per i soli primi sei mesi del 2013 (l’1,7% dell’interscambio lombardo), un balzo in avanti di ben 30 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A crescere è sia l’import, che passa dai 52,4 milioni del giugno 2012 ai 64,7 del giugno 2013, che l’export, dal 18,9 milioni ai 36,6 milioni del giugno di quest’anno.

Le statistiche emergono dallo studio della Camera di Commercio di Milano sui dati Istat, dal quale emerge anche l’incremento delle aziende individuali cinesi operanti in provincia di Lecco, in tutti 58 quelle conteggiate a giugno 2013 contro le 49 del giugno dello scorso anno.

Lo studio è stato pubblicato, mercoledì, giorno dell’incontro del comitato governativo Italia-Cina e dei rispettivi ministri degli Esteri dei due Paesi, Emma Bonino e Wang Yi. Una riunione che ha sancito di proseguire la proficua collaborazione tra i due Paesi.