LECCO -Riceviamo e pubblichiamo
“Abbiamo appreso che oggi ci sarà un’assemblea ordinaria e straordinaria di LRH (Lario Reti Holding S.p.A) che sembra abbia tra i punti da trattare l’approvazione dello Statuto di Idroservice, il nuovo soggetto idrico nato come spin off all’interno della holging per la gestione dei servizi idrici.
Da tempo il nostro Comitato, battendosi per il pieno rispetto dell’esito referendario che ha visto 27 milioni di Italiani sancire che “l’Acqua deve stare fuori dal mercato e che i profitti devono stare fuori dall’Acqua”, ha apertamente criticato questa scelta, proprio perché incoerente con l’esito referendario.
In ragione di tutto ciò poniamo pubblicamente ai sindaci, come a tutti gli altri amministratori della nostra Provincia, i seguenti interrogativi in cerca di adeguate risposta :
1) Come pensate che l’eventuale approvazione dello Statuto di Idroservice sia conciliabile con le vostre ripetute e pubbliche dichiarazioni circa la garanzia di rispetto del referendum, visto che LRH essendo una S.p.A. multiutility, pur pubblica, gestisce già gas ed energia (ed anche i servizi idrici per conto di Idrolario) con evidente scopo di lucro? non sarebbe invece un ulteriore evidente passo nella direzione opposta?
2) Il raddoppiare formalmente l’esistente società pubblica Idrolario Srl, a cui formalmente a tutt’oggi è affidata, in ragione esclusiva, la gestione dell’intero sistema dei servizi idrici, a quale logica di risparmio dei costi si ispira? Ci risulta peraltro che la separazione tra società patrimoniale, gestionale ed erogatrice sia stata dichiarata incostituzionale.
3) Che coerenza ci sarebbe con la più volte ventilata intenzione espressa dalla maggioranza dei sindaci di mantenere l’intero sistema dei servizi idrici in capo ad un’unica società pubblica, esclusivamente partecipata dai Comuni ?
4) Come si concilierebbe un sì allo statuto Idroservice nell’assemblea LRH, con l’ipotizzato sì al riaffido dell’intera “gestione” ad Idrolario in ambito conferenza dei Comuni ?
5) Come si coniugherebbe per Idroservice il cosiddetto “controllo analogo”, requisito base per prefigurarne il modello “in house” sbandierato come ad essa applicabile ?
Ci fermiamo qui, non volendo troppo addentrarci nei “tecnicismi” che renderebbero meno fruibile anche ai cittadini, a cui è contemporaneamente indirizzato, questo nostro comunicato stampa.
Invitiamo quindi i sindaci a ben ponderare l’avvallo allo Statuto di Idroservice e contemporaneamente tutta la aittadinanza, come anche tutti gli amministratori locali, a vigilare sull’intero percorso che porterà a brevissima (ottobre 2012) al riaffido dell’intero servizio idrico. Chiediamo che tutto ciò avvenga nel pieno e trasparente rispetto dell’esito referendario. Dal canto nostro ci riserviamo di moltiplicare le occasioni di dibattito pubblico e trasparente su temi così vitali per l’intera collettività. La Partecipazione per noi, ma riteniamo anche per i nostri amministratori, non può essere solo uno slogan”.
Comitato Lecchese Acqua Pubblica e beni comuni