Manifatturiero: Lecco tra le più forti, “ma serve innovazione”

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LECCO – “Innovare per superare la crisi” è sempre di più questa la ricetta lecchese per uscire dal difficile periodo economico e risollevare le sorti delle imprese del territorio.

Una ricetta ribadita anche dalla CGIL provinciale nel convegno che, venerdì al sede del Politecnico, ha portato a Lecco il presidente nazionale del CNR, Luigi Nicolai, e che vedeva tra i partecipanti anche il viceministro dello Sviluppo Economico, Claudio De Vicenti, rimasto a Roma per impegni istituzionali.

“L’Italia è tra quei Paesi al di sotto della linea degli ‘innovatori’ – ha sottolineato Nicolai – ma le tecnologie non bastano: è necessario anche un cambio di mentalità, a partire dalla Pubblica Amministrazione, ed una reingegnerizzazione dei processi”.

Convegno CGIL - Innovazione (8)Lecco può esserne esempio e di questo ne sono convinti il presidente della Camera di Commercio, Vico Valassi, e il prorettore del Politecnico, Marco Bocciolone: entrambi hanno lodato il cosiddetto “sistema Lecco”, ovvero quella rete tra associazioni di categoria e istituzioni che, soprattutto negli ultimi anni, ha trovato una stretta collaborazione con il mondo della ricerca del Politecnico e del CNR.

“Un territorio, il nostro – ha spiegato il segretario della Cgil, Wolfango Pirelli – che può essere considerato un vero e proprio laboratorio, utile a riflessioni più generali, che può dimostrare come scelte territoriali ed efficaci possono contribuire a farlo uscire dalla crisi”.

Secondo i dati diffusi dal sindacato, sono oltre 27 mila le aziende registrate in provincia di Lecco e praticamente per la metà si tratta di imprese individuali. Un’altra statistica importante riguarda il Prodotto Interno Lordo  che a Lecco vede l’incidenza dell’industria per il 41,3% e del solo settore dell’artigianato per il 17,2%. Questo, come sottolineato da Pirelli,  fa della provincia lecchese la prima in Lombardia e la seconda in Italia per percentuale di PIL nel settore manifatturiero, oltre che la seconda in Lombardia per esportazione di prodotti di questo settore.

“Anche qui nel nostro territorio – ha però spiegato il leader Cgil – le difficoltà ci sono. I problemi sono due: incoraggiare e sostenere la nascita di nuove imprese innovative ma soprattutto sostenere i cambiamenti delle imprese che operano sul territorio”.

La proposta della Cgil è quella di dotare il territorio di una rete di “facilitatori”, ovvero di soggetti esterni e con alte competenze professionali, che sia in grado di far incontrare le esigenze delle imprese con gli enti di ricerca. “Si dia vita ad un’azienda speciale – ha concluso Pirelli – volta a sostenere l’innovazione e a favorire l’incontro tra ricerca e imprese, snella nella sua struttura, pubblica e privata nella sua gestione”.

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