La presa di posizione della Lega Merate in merito alle sempre crescenti difficoltà del commercio locale
“E’ necessario invertire la rotta prevedendo incentivi economici reali e un rilancio urbano e logistico del centro. Va anche intensificato il dialogo con Confcommercio e le associazioni di categoria”
MERATE – Commercio di vicinato sempre più in crisi in città con nuove serrande abbassate in centro. L’ultima, solo in ordine di tempo, è quella del bar di viale Lombardia, che ha cessato l’attività alcune settimane fa. Una chiusura a cui, molto probabilmente, se ne aggiungeranno altre entro la fine dell’anno, andando a svuotare il centro cittadino di attività che, oltre ad animare il tessuto economico e commerciale della città, rappresentano anche dei presidi di vitalità e sicurezza per tutti.
A fronte di questa situazione, la sezione meratese della Lega chiede all’amministrazione comunale, attraverso il vice segretario Alessandro Vanotti, di intervenire, per quanto di competenza, per provare a invertire la rotta sottolineando che “salvaguardare il commercio locale significa investire nel futuro e nel cuore della città”.
La richiesta di azione verte su alcuni fronti, primo su tutti quello della leva fiscale con incentivi economici reali sulle tasse, come Imu e Tari, di competenza del Comune. “Chiediamo di prevedere l’azzeramento o la forte riduzione dei tributi locali per i primi anni di attività, per chi decide di aprire un negozio nel centro storico”.
Suggerimenti a cui segue quello di “rivedere la logistica cittadina, rendendo il centro più
accessibile ed attrattivo, con una gestione più efficace dei parcheggi (magari con
periodi di sosta gratuita più lunghi) e un piano di decoro urbano che favorisca la
passeggiata e la permanenza”.
Non solo. Tra i desiderata quello di “intensificare il dialogo con Confcommercio e le associazioni di categoria, non solo per eventi sporadici, ma per un Distretto del Commercio veramente operativo, in grado di offrire formazione, supporto digitale e strumenti innovativi
per la crescita. Oltre a ciò, chiediamo di approfondire Il patto per il commercio: nel concreto, cosa significa?”.
Nel sottolineare l’importanza delle realtà di vicinato, Vanotti porta come esempio il Comune di Concorrezzo, “dove l’azione sinergica e le strategie mirate hanno portato a nuove aperture ed a un rinnovato interesse per gli investimenti nel commercio di
vicinato. La dimostrazione che, con la volontà politica e una programmazione efficace, è
possibile stimolare l’imprenditoria locale e rendere attrattivo il tessuto urbano”.

Da qui la richiesta avanzata alla Giunta Salvioni di conoscere quale sia la strategia messa in atto per ridare linfa al centro storico. “Le iniziative finora messe in campo, pur apprezzabili, come l’adesione al patto per il commercio, non sembrano sufficienti a fronteggiare una crisi che si aggrava giorno dopo giorno, complice la concorrenza dell’e-commerce e delle grandi strutture di vendita. Non possiamo permettere che il cuore pulsante di Merate si spopoli. Le saracinesche abbassate sono un vero e proprio problema sociale: meno negozi di vicinato significa meno sicurezza, meno presidio del territorio e un progressivo isolamento per gli abitanti, in particolare per gli anziani”.

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