Olio d’oliva: è boom di produzione per Lecco e Como (+50%)

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LECCO – Mentre la produzione olearia italiana registra una flessione generalizzata (-12%), l’olio prodotto nelle province di Lecco e Como, va in controtendenza e conclude l’anno con un incremento produttivo del 50%, raggiungendo i 300 quintali.

E’ la Coldiretti interprovinciale ad annunciare il traguardo raggiunto, attraverso le parole del proprio presidente, Fortunato Trezzi: “Dati che premiano il lavoro delle nostre imprese” ha sottolineato Trezzi.

La coltivazione delle olive e la produzione di olio è distribuita in modo equivalente tra le due province: per quanto riguarda l’area comasca, gli areali di produzione sono prevalentemente collocati nella zona della Tremezzina e a Bellagio, mentre per quanto concerne il lecchese la produzione è distribuita su tutta la sponda est del lago, con particolare concentrazione nella zona di Varenna, Perledo e nella zona di Mandello del Lario.

“A fianco dei privati ed hobbisti – ha proseguito il presidente Coldiretti – sta crescendo nelle due province il numero dei produttori professionisti in possesso di partita Iva, con una cinquantina di imprese, in maggioranza iscritte alla nostra organizzazione agricola. Di queste, 14 hanno certificato la produzione della campagna appena trascorsa come “Dop Laghi Lombardi – Lario”: avremo sul mercato un olio di qualità che potrà valorizzare e promuovere con orgoglio l’immagine di un intero comprensorio rurale e produttivo”.

In totale l’area di produzione dell’extravergine “Dop Laghi Lombardi – Lario” comprende 12 comuni in provincia di Lecco e 33 in provincia di Como: l’olio a denominazione di origine protetta qui prodotto è venduto al pubblico un prezzo medio compreso tra i 20 e i 25 euro al litro.

“Il Dop Laghi Lombardi – Lario è senza dubbio un olio che ha davanti a sé un grande futuro – ha proseguito Francesco Renzoni, direttore dell’associazione oltre che un dottore agronomo esperto degustatore oleario – Il “Lario” deve essere ottenuto dalle varietà Frantoio, Casaliva e Leccino (in misura non inferiore all’80%). Come da disciplinare, rileva un’acidità massima dello 0,55%: il colore è dal verde al giallo e il caratteristico odore è fruttato medio o leggero. Al sapore è delicato, può rivelare note leggermente amarognole e piccanti. Va ricordato che l’olio extravergine d’oliva teme la luce e le basse temperature, che possono provocarne un parziale congelamento: inoltre, deve essere consumato entro 18 mesi dalla data dell’imbottigliamento”.

Secondo i tecnici di Coldiretti, l’incremento di produzione è stato in massima parte determinato dalla scarsissima presenza della mosca olearia che, per via del clima della trascorsa estate, ha attaccato assai poco e molto meno delle precedenti campagne.

L’annata 2012 è stata contraddistinta anche dal via libera alla legge salva olio, con le norme per la difesa del prodotto italiano: da non trascurare, dunque, gli effetti positivi sui consumatori, in fatto di trasparenza, garanzie sulla qualità e sulla riconoscibilità del prodotto, attraverso l’evidenziazione di nuovi e più chiari elementi in etichetta.