Roma, il giorno dopo: “Dalle imprese segnale forte, ora vogliamo risposte”

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LECCO – “Abbiamo mandato un segnale forte al Paese e alla politica. Ora aspettiamo che il prossimo governo finalmente faccia quello che le imprese aspettano da tempo”.

E’ l’auspicio del presidente dei commercianti lecchesi, Peppino Ciresa, il giorno dopo la manifestazione che ha radunato a Roma 60 mila piccoli imprenditori italiani, compresa ad una folta rappresentanza lecchese, stanchi dell’inefficienza delle politiche economiche.

romaciresaadamolivalsecchiNette le richieste dei commercianti: “Far ripartire i consumi, tagliare i costi della burocrazia e ridurre il peso del fisco – spiega Ciresa – Come ha ricordato molto bene il presidente Sangalli i nostri problemi sono sempre quelli: lavoro, credito consumi. Bisogna abbassare l’Irpef e abolire l’Irap. Occorre ridare fiato ai consumi e restituire fiducia agli imprenditori riaprendo i rubinetto del credito. Perché, sempre citando il nostro presidente Sangalli, dobbiamo fare in modo che fare impresa non diventi una missione impossibile”.

Sangalli, nel suo intervento dal palco di Piazza del Popolo è stato molto deciso: “Se per la prima volta nella storia d’Italia i nostri imprenditori sono qui in piazza così numerosi vorrà pur significare qualcosa. Siamo qui perché questa crisi ha lasciato e continua a lasciare cicatrici profonde sulla pelle delle nostre imprese. Troppi posti di lavoro sono stati persi e tanti colleghi e amici non ci sono più. Le persone che sono in questa piazza non si arrendono e non vogliono tirare i remi in barca ma non ci possono chiedere di remare sempre controcorrente. Ma come dobbiamo dirlo che non abbiamo più tempo e che è a rischio la pace sociale perché è pericoloso lasciare famiglie e imprese sull’orlo della disperazione…”.

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